La stagione teatrale 2013-20104 del Boiardo di Scandiano propone martedì 1 aprile alle ore 21 l’ultimo spettacolo in cartellone quest’anno, uno dei titoli più rappresentativi di William Shakespeare, “La Tempesta” con la regia di Valerio Binasco.
Quella che sta per finire è una stagione che ha visto alternarsi sul palcoscenico scandianese autori e titoli decisamente all’insegna della qualità per un pubblico dai gusti anche molti differenti. Si è passati dalla prosa più classica con autori quali Pirandello, Shakespeare, Goldoni, ad autori contemporanei che con il loro lavoro hanno segnato tappe importanti per il teatro italiano, fra tutti Ascanio Celestini e Stefano Benni, senza dimenticare spettacoli di danza o lirica. Graditissimo ritorno anche il Teatro ragazzi per le scuole che ha proposto 9 titoli adatti a bambini dalle scuole dell’infanzia fino alle superiori e che terminerà mercoledì 9 aprile con lo spettacolo in lingua originale inglese dal titolo “Robinson and man friday”.
“La tempesta è uno dei testi più misteriosi e affascinanti del teatro mondiale. Gran parte del suo fascino dipende proprio dal suo mistero…”, commenta lo stesso Valerio Binasco nelle note di regia. “Cercare il bandolo della matassa è inutile; è molto meglio puntare dritti al cuore della matassa, e perdersi. Qual è il cuore de La Tempesta? Per me è un dramma (malinconicamente) giocoso sulla fine della civiltà, sulla fine della vita e sulla fine delle cose in generale”.
Questo testo è una delle pièce più “magiche” di Shakespeare, appartenente alla sua ultima fase creativa, quella dei ‘romances’, in cui rielabora in dimensione mitica e sacrale le grandi tematiche delle tragedie e commedie precedenti, a partire dalla lotta intestina per il trono – qui quella di Prospero, il legittimo Duca di Milano fatto esiliare dal fratello Antonio sull’isola misteriosa, dove si rincontreranno dopo il naufragio e la Tempesta -, a quella del teatro nel teatro – e infatti è questo uno dei pochi casi in cui il Bardo rispetta le tre unità aristoteliche – e a quella degli scherzi e incroci amorosi che sono sempre rivelatori di altro – come accade a Miranda, figlia di Prospero, e Ferdinando, figlia del Duca di Napoli amico del fratello usurpatore Antonio.
“Qual è la lezione per noi oggi?” continua il regista nelle sue note “Che c’è solo da comprendere. E comprendere non è perdonare. È arrendersi. Alla fine, resterà solo l’eroismo degli arresi. E Prospero, con fatica, si arrende.”
Rubando le parole di un grande interprete shakespeariano, Ian Mckellen, si può affermare che mai come ne La tempesta gli interpreti possono controllare quel che l’avvenimento scenico trasmette all’immaginazione degli spettatori. È una sensazione che può essere sia frustrante che esaltante (come al solito, quando si ha a che fare con Shakespeare si precipita nelle ambivalenze…). L’esperienza di un naufragio come questo comunica la sensazione che ne La tempesta ci sia dentro di tutto: la farsa e il dramma, la psicologia e la teatralità, l’urlo e il canto, l’incanto e il furore. E nel contempo che manchi sempre qualcosa. Centinaia di registi e studiosi hanno nel tempo avuto a che fare con la Tempesta e ognuno ha dato una sua personale interpretazione a quest’opera individuandone fulcri differenti fra loro, segno che più che mai in questo misterioso testo ognuno ci vede qualcosa, come se fosse una strana allegoria, o una meravigliosa macchia di vari colori.
Sul palcoscenico ci saranno Alberto Astorri, Valerio Binasco, Fabrizio Contri, , Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Deniz Ozdogan, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Sergio Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati e le musiche dal vivo di Gianluca Viola.
Il costo del biglietto intero è di Euro 18, ridotto Euro 16 per le persone fino a 29 anni e oltre i 60 e per gli abbonati alla rassegna cinema d’essai, i soci Coop e i soci cooperativa Azzurra.
Per informazioni: Cinema Teatro Boiardo tel: 0522/854355 – cinemateatroboiardo@emiliaromagnateatro.com