Meno carta e più web. Ma anche più “pubblicità” ai lavori delle commissioni e la possibilità di revocare il presidente dell’Assemblea legislativa regionale, i componenti dell’Ufficio di Presidenza e i presidenti delle commissioni. Sono queste alcune delle modifiche apportate al Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, per “semplificarne e migliorarne i lavori”, approvate oggi all’unanimità dall’Aula. Il lungo percorso che ha portato alla redazione e, oggi, all’approvazione del progetto di un nuovo Regolamento interno, intitolato “Modifiche al Regolamento interno dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna”, si è articolato in diciassette sedute della commissione Statuto e regolamento, guidata da Giovanni Favia.
I lavori, ha spiegato in Aula il relatore Andrea Pollastri (Fi-Pdl), si sono divisi in due fasi: dapprima si è svolta la discussione generale sull’intero testo, redatto nel 2007, con una “valutazione informale delle varie proposte di modifica presentate dai consiglieri”. In seguito, si è proceduto per stralci alla votazione di queste e di altre proposte giunte successivamente. Tra le modifiche, quelle che riguardano gli articoli 2 e 3 e che permettono la revoca nel corso della legislatura del presidente dell’Assemblea e membri l’Ufficio di Presidenza, collegialmente o individualmente, “mediante la presentazione di apposita mozione, sottoscrita da almeno un quarto dei suoi componenti e approvata con voto elettronico a maggioranza dei due terzi dei componenti”. Non cambiano invece le modalità di elezioni dei nuovi componenti l’Up. Sempre l’Assemblea può revocare indivualmente i presidenti di commissione, anche in questo caso “mediante la presentazione di apposita mozione, sottoscritta da almeno un quarto dei souoi componenti e approvata con voto elettronico a maggioranza dei due terzi dei componenti”.
Altre modifiche all’articolo 27, in tema di “verbalizzazione e pubblicità dei lavori delle commissioni”. La registrazione audio integrale di ogni seduta di commissione sarà messa a disposizione dei consiglieri già dal giorno successivo del suo svolgimento, mentre delle stesse sedute sarà redatto il verbale delle sole decisioni assunte, che, una volta approvato, sarà pubblicato on line nelle pagine web della commissione, insieme alla registrazione audio indicizzata per consigliere. Altre innovazioni sono più “tecniche”, tra queste quella che riguarda la figura del relatore di un progetto di legge, che “deve essere componente della commissione referente”. Sarà poi contemplata “la possibilità di effettuare missioni valutative anche quando la legge contenga una clausola valutativa” e, nei rapporti con il Consiglio delle Autonomie locali, “è stato eliminato l’obbligo di riunioni annuali congiunte tra Assemblea legislativa e Cal” lasciando la possibilità di effettuare riunioni congiunte ogni volta si ritenga opportuno. Per quanto riguarda i lavori d’Aula, – ha segnalato Pollastri – si è introdotta la possibilità di presentare integrazioni all’ordine del giorno, se concordate nella Conferenza dei presidenti dei Gruppi, fino a tre giorni prima della data fissata per la seduta, mentre, “con le modifiche agli articoli 66 e 67, è regolamentata la pratica della trasmissione via streaming delle sedute d’Aula”. E’ previsto, inoltre, che ogni consigliere possa intervenire più volte nella stessa fase di discussione, purché la durata complessiva degli interventi non superi i termini previsti dal regolamento, così come, all’articolo 79, si legge che un solo consigliere per gruppo può fare la dichiarazione di voto, a meno che un componente dello stesso gruppo non intenda esprimere un voto difforme. “Un’indubbia innovazione – ha detto ancora il relatore – è quella che riguarda l’articolo 99: all’esame del bilancio non sarà più riservata una sessione esclusiva”. Nel Regolamento è quindi eliminata la “categoria delle mozioni”, perché “scarsamente utilizzate dai consiglieri” a favore delle risoluzioni, “la cui disciplina è stata integrata mediandola da quella delle mozioni”. “La mozione resta, in ogni caso, lo strumento per gli atti di censura nei confronti del presidente della Giunta e dei singoli assessori. Un’altra novità riguarda le interrogazioni a risposta immediata in Aula (il cosiddetto question-time), i gruppi formati da almeno dieci consiglieri potranno presentarne due anziché una sola come accaduto fino a oggi.
Soddisfazione è stata espressa da Antonio Mumolo (Pd): “Uno strumento – ha detto a proposito del Regolamento– reso più efficiente e trasparente che aiuterà il lavoro di ogni singolo consigliere”. Mumolo ha poi sottolineato “il lavoro di concertazione svolto da tutti i commissari per arrivare ad un testo condiviso”. Sandro Mandini (Idv), che si è espresso a favore del provvedimento, si è soffermato per chiarimenti sull’articolo 9 (relatore del progetto di legge).
La presidente dell’Assemblea, Palma Costi ha infine ringraziato, a nome dell’Ufficio di Presidenza, i consiglieri Mumolo, Favia e Pollastri per l’importante lavoro svolto in commissione, i commissari e tutta la struttura che ha seguito l’iter del progetto di legge.