Solo qualche giorno fa era stato arrestato dai Carabinieri di Correggio per aver brutalmente picchiato l’ex moglie davanti agli occhi esterrefatti dei figli minori. Dopo la convalida dell’arresto è stato scarcerato con il divieto di avvicinare l’ex e i luoghi da questa frequentati e di comunicare anche indirettamente con lei. Il 44enne non ha però perso tempo e incontrando occasionalmente uno zio dell’ex gli ha testualmente riferito “Dille che tra qualche giorno l’ammazzo e poi vado a riposare in carcere“. Un agghiacciante minaccia che ha visto i Carabinieri di Correggio, che hanno condotto le indagini, relazionare in tale senso la Procura reggiana. Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia, Dott. Giovanni Ghini, ravvisando la gravità dei fatti ha quindi disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere delegando all’esecuzione i Carabinieri di Correggio che quindi rintracciavano l’uomo traendolo in arresto. L’episodio che aveva portato alla luce l’ennesimo caso di violenza nei confronti di una donna nel reggiano risale al pomeriggio del 10 febbraio scorso quando l’uomo non trovando in casa l’ex, dopo aver danneggiato delle fioriere, si metteva alla ricerca della donna. Dopo averla incrociata in macchina mentre rincasava ha prima cercato di speronarla per poi, riuscito a bloccare il veicolo, raggiungerla nell’abitacolo e riempirla di pugni sotto gli occhi esterrefatti dei due figli minori desistendo e dandosi alla fuga al sopraggiungere di alcune passanti che davano l’allarme al 112 dei Carabinieri. Subito rintracciato dai Carabinieri della locale Stazione veniva arrestato con le accuse di lesioni, atti persecutori, violenza privata, danneggiamento e violazione di domicilio aggravata. La donna ricorreva alle cure mediche presso il competente nosocomio venendo dimessa dopo le cure del caso con una prognosi di alcuni giorni per le lesioni riportate a seguito della condotta violenta dell’uomo.
A pochi giorni dalla scarcerazione le nuove gravi minacce che hanno subito ricondotto in carcere l’uomo non nuovo a episodi simili. La donna già ad agosto e dicembre dello scorso anno aveva denunciato l’ex per minacce ma le angherie che ha dovuto subire sono più datate. Sposatasi una quindicina di anni fa, a causa dei ripetuti maltrattamenti e vessazioni ricevute nell’ambito familiare, non denunciate per timore di ritorsioni, nel luglio del 2010 decideva di separarsi. L’aver evitato di non condividere più il domicilio con l’uomo non è purtroppo equivalso alla fine di una vita martoriata.