leMafieQuiDaNoiL’infiltrazione mafiosa nel territorio modenese è un fatto innegabile. Lo dimostra bene la vicenda di Giovanni Tizian, primo esempio di giornalista al nord minacciato dalla ‘Ndrangheta e costretto a vivere sotto scorta. La criminalità organizzata trova terreno fertile in tanti settori dell’industria e dell’economia nostrana, a partire da quello edile dove, a seguito del terremoto del 2012, il rischio di infiltrazioni è salito ai massimi livelli come fra l’altro ha dimostrato la vicenda dell’Abruzzo. Ma per contrastare il fenomeno mafioso non bastano gli appelli al Governo e alla Magistratura: la Mafia è un fenomeno prima di tutto culturale che va combattuto non solo con le armi della giustizia ma anche prevenuta con la partecipazione dei cittadini ai quali, sin da giovanissimi, va’ insegnato l’amore per la legalità e lo spirito di comunità in contrapposizione all’omertà e all’egoismo. Bisogna sfruttare tutti quei canali (sociali, educativi, culturali, ecc.) in grado di contrastare lo sviluppo della mentalità criminale e creare strumenti istituzionali efficaci, come la “Commissione Consiliare Antimafia permanente” del Consiglio Comunale, al fine di liberare il territorio modenese da questa piaga, favorita da una crisi economica degradante e diffusa.

SEL invita tutti i cittadini a partecipare all’iniziativa di sabato 22 Febbraio – ore 10.00 –  alla Palazzina Pucci, affinché si trasformino in protagonisti di una battaglia in cui tutti abbiamo un ruolo senza distinzione si categoria sociale, professione, titolo di studio, sesso e nazionalità.