Scatti di autori che hanno fatto la storia del fotogiornalismo in Italia e nel mondo: da Weege a Cartier-Bresson, da Robert Capa a William Klein, da Berengo Gardin a Scianna. Le loro fotografie sono protagoniste della mostra “Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena”, realizzata interamente con materiale proveniente dalle raccolte della Galleria, che inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 nella Sala grande a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103 a Modena, dove resterà allestita fino al 13 aprile 2014.
Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena, la rassegna propone al pubblico una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage.
Dopo lunghi anni di lavoro sulla fotografia artistica questo allestimento consente di compiere una ricerca che dà conto della fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza ed è l’occasione per mostrare la ricchezza del genere nella collezione che comprende alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Tim N. Gidal, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna.
Per la prima volta saranno esposte tutte assieme fotografie che illustrano momenti storici diversi di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del ‘56, la strage dei Watussi in Burundi nel ‘64, la caduta del muro di Berlino.
Fra le immagini che documentano l’indagine sociale vanno ricordate una selezione dalla serie “Native Americans” di Adam Clark Vroman che racconta la vita quotidiana delle popolazioni indigene della zona di confine fra Messico e Stati Uniti d’America alla fine dell’Ottocento, alcuni scatti di Gianni Berengo Gardin dedicati alle comunità di zingari in Italia e alcuni ritratti di donne algerine costrette a farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identificazione durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta. Il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976 porta la firma di Gina Lollobrigida.
Le fotografie presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come le indicazioni manoscritte sul retro (misure, tagli da operare) testimoniano. Si tratta di oggetti, o se vogliamo, di strumenti, oggi totalmente caduti in disuso, radicalmente soppiantati dalla velocità d’esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali e possono anche essere considerati come documento, o come la testimonianza di un tempo e di una pratica professionale oggi scomparsi.
Un’altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno, nasce per essere esposta, sfugge ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante.
Tra i fotografi dei quali si espongono immagini nella mostra della Civica, si ricordano: Andrea Annessi Mecci, Gianni Berengo Gardin, Werner Bischof, Édouard Boubat, Romano Cagnoni, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Mario De Biasi, Mauro Galligani, Marc Garanger, Caio Mario Garrubba, Paolo Gasparini, Tim N. Gidal, Gianfranco Gorgoni, Mark Greenberg, William Klein, Josef Koudelka, Alf Kumalo, Mimmo Jodice, Gina Lollobrigida, Giorgio Lotti, Mary Ellen Mark, Ramon Masats, Melina Mulas, Gregers Nielsen, John Phillips, Roger Pic, Sebastiao Salgado, August Sander, Daniel Schwartz, Ferdinando Scianna, Aldo Soligno, Adam Clark Vroman, Weegee.
La mostra “Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena” è aperta al pubblico, a ingresso gratuito, da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. Lunedì e martedì chiuso.
ESPOSTI I DISEGNI DELL’INFORMALE IN ITALIA
Inaugurazione sabato 22 febbraio alle 17.30 a Palazzo S. Margherita per la mostra dei disegni, provenienti dalle collezioni interne, dei massimi esponenti della corrente artistica
Contemporaneamente alla mostra sul fotogiornalismo e il reportage, sabato 22 febbraio alle 17.30 la Galleria civica di Modena inaugura “L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”. L’esposizione, allestita nelle Sale superiori della Galleria a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 fino al 13 aprile, è realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese.
Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta.
La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale.
I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale.
Il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per “Six contes de La Fontaine”, un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari.
La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento.
L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino e Turcato.
Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano: Carla Accardi, Afro, Vasco Bendini, Annibale Biglione, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mino Ceretti, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Virgilio Guidi, Bice Lazzari, Leoncillo, Mario Nanni, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Bepi Romagnoni, Antonio Sanfilippo, Emilio Scanavino, Tancredi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina.
La mostra “L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena” è aperta al pubblico, a ingresso gratuito, da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. Lunedì e martedì chiuso.
“PROFESSIONE REPORTER”, L’INCONTRO
Giovedì 27 febbraio alle 18 in corso Canalgrande 103 conversazione pubblica con Mauro Galligani e Carlo Verdelli, protagonisti del fotoreportage e del giornalismo internazionale
Mauro Galligani e Carlo Verdelli, due protagonisti della fotografia di reportage e del giornalismo internazionale, a Modena per partecipare con le loro testimonianze all’incontro pubblico “Professione reporter”, che si svolge giovedì 27 febbraio alle 18 nella sala grande di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, in occasione della mostra “Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena”. L’incontro sarà occasione per approfondire temi cruciali relativi al rapporto tra la fotografia e il mondo dell’informazione, al ruolo del fotoreporter, a come è cambiata e si è evoluta la professione nel corso del tempo, e alla fotografia come documento e testimonianza di eventi storici.
Nel corso della serata verrà proiettata una selezione del materiale fotografico di Mauro Galligani come spunto per argomentare i temi trattati.
Nell’occasione, inoltre, sarà presentato l’audiovisivo “Missione soldato” (2014), realizzato da Giacomo Cicciotti, con immagini di Mauro Galligani, della durata di circa 10 minuti, incentrato sulle missioni che hanno impegnato l’esercito italiano nei grandi teatri della cronaca internazionale.
Mauro Galligani, fotografo freelance, dello staff di importanti testate come “Epoca”, “Il Giorno”, e collaboratore di “Life”, ha seguito i grandi avvenimenti della cronaca, dalle guerre in America Centrale, in Africa e in Medio Oriente, alla vita nell’Unione Sovietica.
Carlo Verdelli, giornalista, è stato vicedirettore di “Epoca” e del “Corriere della Sera”, vice presidente esecutivo editoriale di “Condè Nast International” e direttore di “Sette”, della “Gazzetta dello Sport” e di “Vanity Fair”. Attualmente collabora con “La Repubblica”.
La conversazione, a ingresso gratuito, sarà coordinata da Marco Pierini, direttore della Galleria civica di Modena.
DUE VISITE GUIDATE GRATUITE ALLE MOSTRE
Domenica 23 febbraio alle 11 e sabato 8 marzo alle 15.30, lo staff accompagna il pubblico nei nuovi percorsi espositivi sull’Informale in Italia e sul Fotogiornalismo
Domenica 23 febbraio alle 11 oppure sabato 8 marzo alle 15.30 sarà sufficiente presentarsi al bookshop di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena per partecipare alle due visite guidate gratuite alle nuove mostre della Galleria civica di Modena a cura dello staff curatoriale.
Organizzate e coprodotte dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, allestite rispettivamente in sala grande e nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, le mostre presentano: la prima, una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage; la seconda, più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta selezionati dal patrimonio della galleria.
Le mostre “Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena” e “L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena” sono aperte al pubblico fino al 13 aprile, a ingresso gratuito, da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. Lunedì e martedì chiuso.
SCIANNA E BERENGO GARDIN, 2 DOCUMENTARI
Nel percorso espositivo sul Fotogiornalismo anche due filmati sul lavoro di due dei maestri italiani del genere. Cofanetto in vendita al bookshop di Palazzo S. Margherita
Si possono vedere anche due documentari, uno su Ferdinando Scianna e l’altro su Gianni Berengo Gardin, nel percorso espositivo della mostra “Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena” a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103 a Modena, dal 22 febbraio fino al prossimo 13 aprile. Prodotti e realizzati da Giart in collaborazione con “Contrasto” e con il patrocinio della Cineteca di Bologna i film documentari “Ferdinando Scianna” e “Gianni Berengo Gardin” fanno parte del cofanetto “Fotografia Italiana. 5 film 5 grandi Fotografi”, insieme a quelli dedicati a Gabriele Basilico, Franco Fontana e Mimmo Jodice. Entrambi i documentari, regia di Giampiero D’Angeli, soggetto di Alice Maxia, sono sottotitolati in italiano, inglese, francese, spagnolo e sono venduti singolarmente a 14,90 euro, oppure nel cofanetto che ne costa 64,50.
Il lavoro di Ferdinando Scianna ha una dimensione profondamente letteraria, qualunque sia il tema trattato. In questo film (52′) l’autore scava nella camera oscura della memoria attraverso le sue stesse fotografie e ritorna in Sicilia dove incontra e fotografa dopo vent’anni la sua musa, la top model Marpessa. Scianna rivela come la fotografia non sia per lui soltanto un modo di vedere, ma anche di specchiarsi nel mondo, di sentire e di pensare la vita.
Gianni Berengo Gardin da oltre cinquan’anni racconta con sguardo onesto e partecipe la trasformazione del nostro Paese e della società contemporanea. In questo film (55′), a partire dalla sua Venezia, rievoca i momenti vissuti e i suoi tanti reportages, come quelli sugli ospedali psichiatrici, il movimento del 1968, gli zingari. Sempre con profondo rispetto e mettendo sullo stesso piano l’occhio, il cuore e la mente.
LE NUOVE MOSTRE SUL MAGAZINE ‘CIVICO 103’
La rivista, anche in versione digitale, esce in coincidenza con l’inaugurazione dei percorsi espositivi su Fotogiornalismo e Informale, con un racconto inedito di Carmen Pellegrino
Il prossimo numero del magazine “civico 103” esce in coincidenza con l’inaugurazione delle mostre “Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena” e “L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, allestite dalla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita a partire dal prossimo 22 febbraio.
In primo piano le mostre: una ricca selezione di opere dalla raccolta di fotografia considerate dal punto di vista del potenziale documentario e di testimonianza di momenti storici di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del ‘56, la strage dei Watussi in Burundi nel ‘64, la caduta del muro di Berlino.
La mostra sull’Informale, realizzata interamente con materiale proveniente dalle raccolte museali, propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta con opere di Afro, Vasco Bendini, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Leoncillo, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Emilio Scanavino, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Giuseppe Zigaina, fra gli altri.
Un ricco apparato iconografico si accompagna ai testi di approfondimento di Silvia Ferrari e Marco Pierini. Firma il racconto inedito “Estella (o del borgo abbandonato)” la scrittrice Carmen Pellegrino.
Spazio agli appuntamenti in programma realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica di Modena e il collettivo LaRete Art Projects.
Chiude il numero il fumetto, con la rubrica “Gasp!” a cura di Stefano Ascari e Comicom.it con una vignetta firmata da Dario Grillotti.
La nuova veste digitale del magazine verrà sviluppata come wep app con una particolare attenzione al “responsive design” che renderà i contenuti della rivista fruibili e ottimizzati da tutti i dispositivi mobili e non.
Nella versione cartacea, edita da Silvana Editoriale, “civico 103” è una pubblicazione a diffusione gratuita distribuita nelle sedi espositive dell’istituto modenese, nelle biblioteche, negli istituti culturali cittadini, nelle librerie, e nei principali punti informativi della città.
È pubblicata on line e può essere scaricata gratuitamente dal sito (www.ebookeditore.it).
Per informazioni: tel. 059 2032911 o 2032940 (www.galleriacivicadimodena.it).
Immagine: Roger Pic Il Che, 1962 by Siae