Maggiore chiarezza e assunzione di responsabilità. È quanto chiede la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi, in risposta alla zona franca (due anni di sospensione delle tasse per le microimprese con meno di cinque dipendenti,con sede nei comuni alluvionati e nelle zone rosse al tempo del sisma) recentemente ipotizzata dall’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli e all’intervento di Luigi Fortunato, direttore di Aipo, all’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
«Siamo d’accordo – spiega la presidente di Confagricoltura Modena – sul fatto di tenere insieme le due calamità, terremoto e alluvione, e sull’idea di togliere dal patto di stabilità dei Comuni tutti gli investimenti per la sicurezza idrogeologica, ma l’ipotesi di una zona franca solo per microimprese ci sembra discriminatoria. Così facendo molti cittadini e l’intero settore agricolo sarebbero tenuti fuori dalla fiscalità di vantaggio, un danno enorme per un comparto già in difficoltà. C’è ancora poca chiarezza sui termini, a partire dalla sospensione fiscale di due anni, che non farebbe altro che posticipare i problemi degli agricoltori. Prima di fare proposte – conclude Bergamaschi – sarebbe meglio che le organizzazioni imprenditoriali venissero coinvolte, perché solo attraverso il dialogo è possibile trovare soluzioni efficaci per tutti».
La presidente Bergamaschi commenta così l’intervento di Luigi Fortunato, direttore di Aipo, all’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: «Le giustificazioni date da Aipo per noi non solo non sono sufficienti, ma sono un grido di allarme. Abbiamo ricevuto risposte lacunose e per nulla rassicuranti. La burocrazia e la mancanza di fondi non giustificano il fatto che in tutti questi anni, nonostante le tante segnalazioni, manutenzione e vigilanza di alvei e argini sono state carenti. È troppo tardi accorgersi ora che i costi per ripulire il letto dei fiumi sono elevati, dovevano pensarci prima a fare una manutenzione continua, peraltro stabilita per legge. Oggi, venendo a mancare in tutti questi anni una manutenzione ordinaria, siamo arrivati ad una situazione in cui occorrono misure di manutenzione straordinaria per mettere in sicurezza il territorio e ridare serenità ai cittadini».