Il ruolo delle Associazioni di volontariato è centrale e il loro contributo, in tutte quelle aree che permettono l’integrazione dell’attività d’assistenza e cura, è imprescindibile. Una convinzione forte che trova conferma concreta nelle numerose convenzioni attivate con diversi soggetti che operano sul territorio: tra questi anche l’ANT, Associazione che in provincia opera nel solo distretto di Vignola e con la quale, per rendere omogenei sull’intero territorio i modelli assistenziali adottati, di recente è stato rinnovato un accordo che ridefinisce i contenuti della collaborazione.
Il modello, già adottato nel resto della provincia ed operativo anche a Vignola, prevede il coinvolgimento attivo di Medici di Medicina Generale ed Infermieri “esperti” in cure palliative, in grado di fornire a tutti assistenza e consulenza altamente qualificata. Dal 2004 ad oggi, a domicilio sono stati assistiti da medici ed infermieri dell’Azienda Usl adeguatamente formati, più di 12.500 pazienti.
Attualmente nella provincia di Modena si è strutturata una équipe di 21 Medici di famiglia e 45 Infermieri esperti in Cure Palliative che garantiscono, oltre all’assistenza diretta, anche un’attività di formazione e supervisione continua ai colleghi che erogano le cure palliative ai loro assistiti. In questo modo i malati in fase avanzata di malattia possono perciò contare sul proprio Medico di Medicina Generale, sugli infermieri del proprio territorio e su medici ed infermieri “specializzati” in Cure Palliative, il tutto all’interno del Servizio Sanitario Regionale.
La scelta adottata anche per il Distretto di Vignola va perciò esclusivamente nella direzione di offrire la migliore assistenza possibile al paziente. Questa la ragione che ha portato a ridefinire i contenuti della convenzione stipulata con ANT con la quale l’Azienda Usl punta a rafforzare il ruolo che l’ Associazione può offrire nell’ambito del supporto psicologico e del miglioramento della qualità della vita nella gestione della quotidianità.
Trarre da questa nuova situazione la conclusione che vi sarebbero dei malati abbandonati appare infondato e anche ingeneroso nei confronti del lavoro svolto quotidianamente dai medici di medicina generale e dalle equipe territoriali specializzate nelle cure oncologiche domiciliari. Anche i numeri danno sostanza a questa considerazione: nel 2013, nel distretto di Vignola su 127 pazienti oncologici seguiti a domicilio, 2 hanno ricevuto l’assistenza da personale dell’ANT, gli altri 125 sono stati assistiti dall’Azienda Usl, seguendo il modello già utilizzato nel resto della provincia.