Una delegazione composta da docenti universitari cinesi accompagnati dai colleghi dell’ateneo di Modena e Reggio Emilia, ha visitato in questi giorni diversi parchi dell’Appennino tosco-emiliano, tra cui la Riserva delle Salse di Nirano, nei giorni scorsi.
Il gruppo, proveniente dall’Università di Sichuan, grazie a un progetto di scambio internazionale ha portato in Appennino una testimonianza sugli aspetti naturalistici del Parco Nazionale di Jiuzhaigou, una delle più celebrate meraviglie naturali e paesaggistiche della Cina.
Il Parco Jiuzhaigou si trova alle porte del Tibet, 440 km a nord di Chengdu, provincia del Sichuan (Cina sud-occidentale) ed è caratterizzato dalla deposizione di travertino che ha ricoperto di sedimenti tronchi, foglie e muschi, in cascate e laghi multicolori.
Per la sua bellezza e per l’interesse culturale e scientifico è stato iscritto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1992 e Riserva Mondiale della Biosfera, area MAB nel 1997. Candidatura MAB che si sta portando avanti proprio ora anche per il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e zone limitrofe.
Il Parco cinese di Jiuzhaigou, per l’elevata pressione turistica in continua crescita (oltre 3 milioni di visitatori nel 2012), si pone l’importante questione di come conservare e gestire nel migliore dei modi le sue meraviglie naturali. Gli effetti dei rapidi cambiamenti sul delicato equilibrio sono fonte di grande preoccupazione. Per questo motivo il Parco è oggetto di uno studio geologico e naturalistico con scambio di studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Prof. Stefano Lugli, Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche) e della Sichuan University (Prof. Tang Ya
Una bella occasione di confronto, scambio e crescita culturale per tutti.