Oggi alle 15 nel Giardino “Vittime di Marcinelle” di via Ferruccio Garavaglia, nel quartiere San Donato, Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Riccardo Malagoli, assessore ai Lavori Pubblici e Simone Borsari presidente del quartiere San Donato, hanno inaugurato il campetto da basket realizzato nel contesto delle attività previste dall’accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna per prevenire il fenomeno della devianza giovanile e recuperare quei ragazzi che hanno comportamenti sfocianti in aggressività, vandalismo e bullismo. L’accordo è nato in seguito ad una proposta che il quartiere San Donato aveva formulato al Sindaco Virginio Merola, è stato stipulato nel gennaio 2012 e prevede la realizzazione di una serie di attività educative e di monitoraggio del territorio nei quartieri San Donato, Navile, Santo Stefano e San Vitale.

Prima dell’inaugurazione del campetto, nella sede del quartiere San Donato, si è tenuta una conferenza stampa per presentare gli interventi svolti all’interno dell’accordo di programma (vedi schede allegate) e in generale su tutta la città. Sono intervenuti:Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Riccardo Malagoli, assessore ai Lavori Pubblici, il Comandante della Polizia Municipale Carlo Di Palma e i presidenti dei quartieri coinvolti dall’accordo. Hanno partecipato inoltre i rappresentanti di aziende e associazioni che collaborano con le istituzioni su questi progetti, Gianluca Pavan vicedirettore generale di Emilbanca e Isa Tolomelli presidente della Fondazione OVIV, che hanno sostenuto economicamente alcune iniziative nel quartiere San Donato.

“Come Regione abbiamo finanziato con 30.000 euro il progetto del Quartiere per aiutare i ragazzi che hanno problemi: il nostro impegno è rafforzare le nostre comunità a partire dai più giovani”, spiega Simonetta Saliera che ricorda come, dal 2010, “la Regione ha investito sul territorio bolognese 745.000 euro che hanno permesso interventi per oltre un miliardo di euro per telecamere, formazione della Polizia Municipale, riqualificazione di zone degradate, sostegno all’associazionismo. A questi progetti si affiancano quelli destinati alla prevenzione delle infiltrazioni mafiose e alla diffusione della cultura della legalità che abbiamo realizzato insieme al Comune e alle Scuole come, ad esempio, il liceo Minghetti, o associazioni come Libera e l’Arci”.

“Il fenomeno della devianza giovanile di gruppo sta interpellando istituzioni e famiglie in modo dirompente. L’accordo di programma – afferma Simone Borsari, Presidente del quartiere San Donato – dimostra la volontà di superare la frammentarietà degli interventi e di uscire dalla logica dell’emergenza sul tema delle politiche per gli adolescenti, nel segno della collaborazione tra le istituzioni ma anche all’interno delle diverse articolazioni del Comune. Questo strumento ha permesso sia di migliorare la conoscenza delle dinamiche comportamentali delle aggregazioni giovanili problematiche nei nostri territori, sia di ottimizzare lo scambio di informazioni e la condivisione degli interventi tra gli educatori e le Forze dell’ordine, sia di sviluppare percorsi di sensibilizzazione sui temi del rispetto dei luoghi, delle cose e delle persone con cui i ragazzi vengono a contatto, promuovendo la loro riconciliazione col resto della comunità. A volte i ragazzi sono stati anche diretti protagonisti della riqualificazione del territorio, come quando abbiamo concordato con loro la realizzazione del campetto da basket e la realizzazione di opere artistiche su alcuni muri ed arredi urbani. C’e’ ancora molto lavoro da fare, soprattutto sul tema del coinvolgimento delle famiglie, ma siamo sulla strada giusta, che va percorsa dando continuità allo strumento dell’accordo di programma e soprattutto alle buone pratiche che questa esperienza ha consentito di sviluppare”.