Roberto-VecchioniSi aprirà venerdì 13 dicembre il sipario sulla stagione teatrale 2013/2014 del prestigioso Teatro Carani di Sassuolo. Quattro gli spettacoli previsti, compresa la grande opera-musical Messer Filippo che verrà allestita, provata e presentata proprio al Teatro Carani a febbraio 2014. La stagione completa verrà annunciata con una conferenza stampa alla fine di novembre.

Il primo appuntamento è con Roberto Vecchioni, che presenterà al pubblico sassolese il suo nuovo disco di inediti “Io non appartengo più”, titolo anche del tour che toccherà le maggiori città italiane tra il 7 novembre e il 21 dicembre 2013 (in Emilia Romagna solo a Sassuolo e Bologna).

Uscito l’8 ottobre scorso, il nuovo disco arriva a quasi tre anni dalla raccolta Chiamami ancora amore e a sei anni di distanza da Di rabbia e di stelle del 2007

La copertina è la rappresentazione del personaggio e della sua musica, oggi: un boxeur, Vecchioni, ma a suo agio e rilassato su un poltrona, dentro un ring deserto.

Prodotto e arrangiato da Lucio Fabbri, è un lavoro scritto partendo dalla musica e dalle melodia, non dalle parole.

‘E’ un album concepito in sala di registrazione, dai suoni, anche se sapevo già cosa ci avrei cantato sopra’, racconta il cantautore. ‘Investe molto di più della politichetta italiana, che conta per la percentuale minima dell’album. La mia non è una non appartenenza alla politica italiana, come quella Gaber. E’ molto di più, il tema va più dell’Italia, è mondiale. Non mi riconosco nella globalizzazione, nei media. E’ un’analisi che dovrebbe essere filosofica, più che di spettacolo. Non mi riconosco nel digitale, nelle cose troppo veloci – devo avere un riparo. E il mio riparo è l’umanesimo. Mi pare che non ci sia un sostegno, oggi, nessun punto di riferimento. Ciò in cui credi ti delude in un attimo. Non si può riempire la testa dei ragazzi di canzonette, bisogna raccontargli anche altre cose. Non ci sono queste divinità estreme della vita. La divinità estrema della vita è credere negli uomini. Tutti gli altri sono falsi miti in cui non mi riconosco’.

E prosegue: ‘Non è un disco malinconico, non sono un passatista, non rimpiango periodo passati . I miei ricordi li ho tutti dentro. Io in questo momento non vado contro i Mulini a vento, io rallento, mi godo il mio stallo e le cose che mi sono guadagnato in 70 anni. Non c’è niente da voltarsi e piangere. Devo solo resistere. Non voglio che nessuno entri nel mio ring. Il mio modo di affrontare la vita è di tornare nel mio umanesimo, sperando che un po’ di umanesimo torni nel mondo. Io non appartengo più’ potrebbe essere definito un soliloquio davanti alla fine ma che non ha niente a che vedere con il nichilismo, lo sconforto, la resa… Piuttosto è la presa d’atto che l’essere umano più di tanto non riesce a fare, non riesce a dare: talvolta stringe la mano degli altri perché nel buio non capisce niente o si rivolge al cielo, talvolta si convince che deve farcela da solo’.

Lo spettacolo vedrà Vecchioni esibirsi accompagnato dalla sua storica band: Lucio Fabbri (pianoforte, violino, chitarre), Massimo Germini (chitarre), Roberto Gualdi (batteria) e Marco Mangelli (basso), oltre ad un Trio di Archi formato da Costanza Costantino (violino), Riviera Lazzeri (violoncello) e Chiara Scopelliti (viola).

I biglietti sono già in vendita online sul circuito Vivaticket e Bookinshow (www.vivaticket.it e www.bookingshow.it) e nei punti vendita convenzionati.

Prezzi: Platea € 30 + diritto di prevendita; galleria € 25 + diritto di prevendita.

Per informazioni 059.237935 e www.teatrocaranisassuolo.it