Ligonchio, paese delle aquile e ora protagonista di un mondo surreale, quello del romanzo. Anzi, tre romanzi in uno. Che prendo origine da un felice incontro tra una delle più fervide penne reggiane, Silvano Scaruffi, da un fumettista di fama nazionale, Mauro Moretti, e da una casa editrice di qualità, Abao Aqu. Nasce così “Un problema di creature mannare a Ligonchio”, che sarà presentato sabato 26 ottobre 2013 al teatro di Ligonchio, alle ore 21, con l’intervento di alcuni protagonisti (Legione, Gatlone, Varini) e, pure, perizie e dovizie di particolari tipi, analisi valoriali e gattare, astronauti anuri, alieni, farfalle e fisarmonica… L’ingresso è libero “e ci mancherebbe” si legge sulla locandina con un disegno di Moretti.
“Più che altro si tratta di un arcipelago di storie, voci, volti – spiega l’autore del romanzo, Silvano Nazza Scaruffi, rintracciato in un- ambientati in un Ligonchio sfasato di dodiciquindici minuti rispetto a quello che tutti conoscono. Qui si parla di storie del suolo e del sottosuolo dove diversi personaggi si muovo nel surreale: una invasione di creature mannare, sotto varie forme e aspetti, in un borgo sino ad allora tranquillo”. Scaruffi attinge anche a riferimenti e ambientazioni reali. “Di quello che succede e si intravede in un paese appenninico dove ci sono giorni nei quali l’aria sa di sangue, maggiociondolo e anfibi striscianti”.
Sulle illustrazioni davvero notevoli dell’opera, spiega l’autore: “L’incontro con Mauro Moretti disegnatore e autore di fumetti di fama nazionale – dal Corriere dei Piccoli a video per Roberto Vecchioni ndr – nasce da un’amicizia lunga dieci anni e da una prima lettura del fumettista del mio manoscritto. E’ entrato perfettamente nel clima nel romanzo che ha illustrato con 29 tavole. L’incontro con la casa editrice di Aba Aqu, invece, nasce tramite Emanuele Ferrari, amico, che ne cura la collana ‘Le Tasche’ – ‘se l’uomo non avesse le tasche si sentirebbe troppo solo’ sono le parole di Silvio D’Arzo ndr -, dedicata a libri in formato tascabile: propone letture curatissime e ricercati, ad essa esprimo gratitudine”. Il volume contiene anche “una perizia” di Benedetto Baruk Valedesalici.
Sulla trama del romanzo: “All’inizio ci sono tre vecchi montanari con dei nomi improbabili che però sono tutto un programma: Legione, Gatlone e Varini, perso nei suoi pensieri alcolici, bloccato su una sedia a rotelle trasformata dagli amici in mezzo d’assalto. Ci sono i segni e c’è la neve e tra una cosa e l’altra ci sono quelli che si salvano dalla bufera e invece altri che ci muoiono, sepolti dentro. Poi c’è un ragazzo in cerca del padre. Uno che ascolta le chiacchiere degli amici al bar, quelli che progettano le orge sui fogli a quadretti e quelli che sono stati mollati dalla morosa per andare ad allevare pecore in Nuova Zelanda. Ogni tanto il ragazzo parla, ma più spesso guarda, anche se non sa bene cosa e dove. Alla fine non c’è nemmeno più quel ragazzo, ma ci sono altri tre montanari che si raccontano delle storie, mentre abbrustoliscono castagne e bevono grappa in un metato”.
Grazie a questo stile “che ricorda gli Esercizi di Stile” di Queneau si percepisce come la lingua abbia il sapore del fumo nelle osterie, di legni vecchi che sudano, il ritmo del vento che s’infossa nelle gole e dell’acqua che scorre senza tregua e poi si raduna nel ventre molle di una diga. Dove c’è sempre un po’ più di silenzio che altrove.
“Un problema di creature mannare a Ligonchio” di Silvano Scaruffi, con illustrazioni di Mauro Moretti (Abao Aqu, collana Le Tasche, 12 euro). (gabriele arlotti).
GLI AUTORI
Silvano Scaruffi, vive da sempre a Ligonchio, un piccolo paese nel cuore della Val d’Ozola, tra i monti dell’Appennino Reggiano. Di mestiere fa il guardiadiga e mentre guarda e ascolta il paesaggio che si muove intorno, gli arrivano tutte le storie, i volti, le voci. Ha pubblicato un pugno di libri tra i quali la raccolta di racconti La fossa del malcontagio (Elytra) e Come morire prima di aprire un negozio da surf (Tanit). Su istigazione di un amico di nome Baruk, negli ultimi anni ha iniziato a scrivere racconti in dialetto algonkino, raccolti nel libro-audiolibro Mastorc•hade.
Mauro Moretti è nato a Milano nel 1958, ma vive da diversi anni a Novellano, un altro piccolo paese tra le montagne dell’Appennino Reggiano. Disegnatore e autore di fumetti, ha collaborato con riviste come Corriere dei Piccoli, Boy Music, Sorrisi & Canzoni, Il Mucchio Selvaggio. Ha illustrato copertine e plance di giochi da tavolo, come Magikon, Mafia, Formula 1 e Risiko. Si è inventato uno spettacolo di musica e disegni dal vivo che si chiama Vedere la musica e l’ha portato in giro per un po’. Di recente ha collaborato con Giovanni Dell’Olivo per i disegni dello spettacolo di teatro canzone Kociss, storia di un bandito veneziano degli Anni Settanta, messo in scena al Teatro Goldoni con il gruppo Lagunaria. Da 30 anni realizza storyboards e layouts per numerose agenzie di pubblicità. È stato tra i primi ad aver disegnato video musicali: per Roberto Vecchioni ad esempio, nell’album Hollywood Hollywood.