Venerdì 25 ottobre dalle 9,30 alle 13,30, nella Sala Tribuni della Plebe di Palazzo d’Accursio, si terrà il workshop “Piacere GIAPP. Prendersi cura del proprio territorio”, per fare il punto sulle Aree di Riequilibrio Ecologico, istituite nei luoghi, anche originariamente degradati come vasche di ex-zuccherifici e cave esaurite, dove è necessario ricostruire habitat e tutelare le specie.
L’iniziativa è promossa da GIAPP, costituita nel 2011 da diciassette Comuni della pianura bolognese e modenese, tra i quali Bologna e San Lazzaro, che hanno sottoscritto una convenzione per la Gestione Integrata delle Aree Protette della Pianura, per la gestione quotidiana di queste aree, unendo gli sforzi, ottimizzando le risorse e attivando una massa critica maggiore, con lo scopo di creare un sistema, ma anche di alzare l’asticella degli obiettivi e delle azioni di conservazione delle specie e degli habitat.
In collaborazione con Regione, Provincia e alcuni soggetti privati, GIAPP sta realizzando progetti di conservazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e una gestione integrata delle aree, attraverso finanziamenti,
350.000 euro nel 2013 e 150.000 euro in prospettiva, per il recupero ambientale e la gestione di una quindicina di aree di rilevanza ambientale che ricoprono una superficie pari a più dell’8% dei siti protetti provinciali.
Il concetto di gestione integrata prevede la partecipazione dei tanti portatori di interesse del territorio: dal mondo agricolo, ai consorzi di bonifica; dalle partecipante agrarie all’associazionismo ambientalista; dalle imprese alle cooperative di consumo.
La pianura bolognese e modenese, al pari di gran parte dell’intera pianura padana, risente della forte presenza dell’agricoltura, delle infrastrutture, degli insediamenti abitativi e produttivi. Non sono molte le aree in cui la natura si possa effettivamente proteggere.
Le stesse politiche di conservazione non hanno sinora puntato sulla tutela della pianura con intensità paragonabile a quella attivata per gli altri contesti: la maggior parte degli interventi hanno riguardato la montagna oppure, con il Parco del Delta, la costa emiliano-romagnola.
Le norme regionali hanno previsto una tipologia di area protetta confacente alle condizioni territoriali della pianura, prevedendo la realizzazione delle cosiddette Aree di Riequilibrio Ecologico, vale a dire luoghi, anche originariamente degradati, come vasche di ex-zuccherifici e cave esaurite, in cui ricostruire habitat e tutelare specie. Istituite dai Comuni, queste aree, poi divenute siti della Rete Natura 2000 (la rete ecologica continentale prevista dall’Unione Europea) in quanto in grado effettivamente di tutelare habitat e specie, sono rimaste in capo quasi esclusivamente ai Comuni.
Si tratta di piccoli ambiti di proprietà od uso pubblico, tutti fruibili e provvisti di percorsi per la visita, che comunque costituiscono gli unici capisaldi di natura nel territorio di pianura.
Per informazioni: ambiente@comunepersiceto.it, cell340 8139089 L’accesso è libero.