I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, a conclusione di una prolungata attività investigativa, hanno eseguito un’ordinanza di obbligo di dimora, emessa dal dott. Mirko Margiocco, GIP presso il Tribunale di Bologna, a seguito di richiesta avanzata dal dott. Domenico Ambrosino, PM presso la Procura della Repubblica di Bologna, nei confronti di due fratelli salernitani di 19 e 20 anni, residenti a Castel San Pietro Terme, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina e tentata estorsione in concorso.
Il provvedimento riguarda episodi accaduti tra settembre e dicembre 2012, in particolare uno accaduto una mattina di ottobre, quando i due ragazzi, avvicinandosi a un 17enne (ora maggiorenne) che si stava recando in una scuola superiore di Castel San Pietro Terme, lo afferravano per un braccio e sotto la minaccia di un coltello a scatto, che uno dei due maggiorenni gli teneva puntato alla gola, lo costringevano a seguirli in un luogo appartato, dove gli intimavano di consegnare 200 euro, di cui 50 euro per una dose di sostanza stupefacente acquistata da un altro studente e mai pagata e 150 euro come somma dovuta a seguito degli interessi maturati per il mancato pagamento. Il minorenne veniva ulteriormente minacciato che se non avesse pagato, avrebbero sparato in testa a lui e alla sua famiglia e per mostrargli che facevano sul serio gli prendevano la carta d’identità come “cauzione” e lo lasciavano andare. L’azione intimidatoria proseguiva telefonicamente nei giorni successivi: “…se non mi dai i soldi finisce male…”. La vittima, temendo di incontrare di nuovo i due spacciatori, preferiva assentarsi da scuola per qualche giorno, ma al suo rientro, la situazione non era cambiata perché il 20enne aveva tentato di avvicinarsi al minore in due occasioni, nella mattina e nel pomeriggio del 31 ottobre 2012. La prima volta il 17enne, accortosi del suo arrivo, si rifugiava all’interno della scuola e preso dal panico chiamava i Carabinieri. La persecuzione proseguiva nel pomeriggio, quando il giovane si presentava nuovamente davanti all’ingresso scolastico in attesa della fine delle lezioni. La giovane vittima riusciva a fuggire da una porta secondaria della scuola.
Nel corso delle indagini, è emerso che i due fratelli avrebbero gestito una sistematica attività di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana) ad un gruppo di studenti castellani. Da uno di questi, suo amico, la vittima del tentativo di estorsione avrebbe preso 4 grammi di marijuana, per un valore di 40 euro, con la promessa che l’avrebbe pagata al più presto. L’intermediario, messo sotto pressione dai due fratelli, che reclamavano il pagamento della merce consegnata in “conto vendita”, gli riferiva che il 17enne non aveva mantenuto la parola. A quel punto, i due fratelli, con gli atteggiamenti sopra descritti, decidevano di occuparsi personalmente della situazione incontrando il debitore. I due fratelli sono noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia per reati contro la persona, tra cui lesioni personali, percosse e omissione di soccorso.