Modena ricorda il pittore Erio Baracchi con una mostra, patrocinata dal Comune, nello spazio espositivo della Galleria Europa sotto i portici del Municipio, in piazza Grande al civico 17. Ci saranno anche alcune sue opere, esposte per gentile concessione della famiglia, insieme con quelle della collettiva proposta da un gruppo di suoi allievi a un anno dalla morte dell’artista, avvenuta il 2 ottobre.

Queste le parole usate dai proponenti per descrivere i contenuti della mostra: “Realismo, Surrealismo, Fantastico e altro per ricordare la sapiente capacità di insegnamento del Maestro ai suoi allievi”.

L’inaugurazione si svolgerà sabato 5 ottobre alle 17, con ingresso alla Galleria da via Scudari 28. L’esposizione sarà poi visitabile gratuitamente fino a lunedì 14 ottobre: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13; martedì e giovedì anche al pomeriggio dalle 15 alle 17.30; sabato e domenica solo al pomeriggio dalle 17 alle 20.

Oltre a quelle di Erio Baracchi, le opere esposte sono di Carla Araldi, Carlo Annovazzi, Miriella Bergonzini, Aurelio Baglioni, Marcella Cuoghi Costantini, Vittorino Dallari, Albano Lanzotti, Bianca Mattioli, Maria Mattioli, Giorgio Montanari, Mauro Paolicelli, Giuliano Soragni.

“Sono riconoscibili al primo sguardo le opere di Baracchi – ha scritto il critico Michele Fuoco del pittore modenese che piacque a Dino Buzzati e fu definito ‘poeta futuribile’ – per la struttura di rigorosa architettura, di aristocratica sapienza tecnica, in consonanza con i suoi modi di essere uomo di scrupolosa correttezza e onestà professionale. Una meticolosità – prosegue Fuoco – dimostrata nella vita di tutti i giorni, collaborando con il mondo dell’industria ad alta tecnologia, ma anche insegnando, dal 1961 al 1980, discipline artistiche nelle scuole statali e, negli ultimi anni, quelle pittoriche all’Università della Terza Età, alla guida dei laboratori d’arte”. Baracchi esordì nel mondo artistico alla IV Mostra nazionale del disegno e dell’incisione moderna a Reggio Emilia nei primi anni ‘60; da quella prima apparizione si contano oltre 350 mostre tra personali e collettive. Tra i numerosi riconoscimenti vanno ricordati la segnalazione “Bolaffi”, nel 1976 e nel 1983, e quella nel catalogo “Italia in Giappone. I due rinascimenti”, nel 2002.

Invitato ad esporre in mostre nazionali ed internazionali, da Zurigo a Timisoara, da Southport a Liverpool, da Londra a Barcellona oltre che a Bologna, Torino e Roma, a Modena ha esposto più volte al Centro Studi Muratori e a Punto Arte.

Al pittore Erio Baracchi è stato intitolato l’Atelier dell’Università della Terza Età (Ute) di Modena.