(Adnkronos) – Il 7% del commercio mondiale e’ costituito da prodotti contraffatti, per un valore totale di 600 miliardi di euro. L’Italia si trova al 47esimo posto nella classifica dei paesi che tutelano meglio i propri marchi. Questi i risultati di un convegno organizzato da Toplegal in collaborazione con lo studio Tonucci partners, allo spazio Chiossetto a Milano. Al convegno, moderato da Maria Buonsanto di Toplegal, hanno partecipato Luca Caprai, fondatore di Cruciani & Cruciani C, Iolanda D’Amato, docent Sda Bocconi Unit produzione e tecnologia, Livia Pasquiglio, partner dello studio Buzzi Notaro Antonielli d’Oulx, Annalisa Pescatori, partner dello studio Tonucci, Ugo Poggi, comandante Gruppo Milano della Guardia di finanza, Valentina Ranno, general counsel L’Oreal Italia, Carlo Scarpa e Alessandro Vasta, partners dello studio Tonucci, Carlo Forcolini, past president Adi e Daniele Sommavilla, vice president di Certilogo Spa. “E’ importante notare -commenta Ugo Poggi- la presenza della criminalita’ organizzata nella gestione dei traffici di merce falsa. In alcune aree per esempio si usa prelevare il pizzo attraverso la merce contraffatta. La maggior parte dei soggetti che distribuiscono merce falsa di trovano in Italia, anche se i canali di produzione sono per lo piu’ cinesi, per il 64% secondo i dati di un rapporto della Commissione europea. I maggiori distretti produttivi si trovano a Prato, nella Marche e nell’hinterland vesuviano. Infine i canali di finanziamento di questi traffici sono i money transfer, che hanno una rimessa immediata e sono difficili da tracciare”.