Si è svolto mercoledì 25 settembre il seminario al Teatro De André intitolato: «Il valore della riabilitazione nel sistema dei servizi per le dipendenze», in occasione del ventennale della comunità terapeutica diurna San Lorenzo. Un evento organizzato dall’Ausl di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune. Hanno aperto i lavori il sindaco Rossi, Daniela Riccò (direttore sanitario Ausl Re), Eletta Bellocchio (direttore distretto Ausl Scandiano) e Gaddomaria Grassi (direttore dipartimento salute mentale Ausl).
Il Centro diurno di Salvaterra è stata una delle prime strutture in Emilia-Romagna per il trattamento di tossicodipendenti gestito direttamente dal servizio pubblico: è il risultato di un’azione sinergica tra istituzioni (Usl, Comune e Terzo Settore) che, con ruoli e competenze diverse, hanno messo al centro la persona, con i suoi bisogni e le sue fragilità. La peculiarità del Centro è quella offrire, oltre a momenti terapeutici, dei tempi dedicati al lavoro e alle attività ricreative. Il centro è un luogo aperto alla cittadinanza, dove si realizza il contatto tra i giovani e il territorio, divenendo un luogo di riferimento per l’intera collettività. In questi vent’anni l’attività del centro è stata caratterizzata da progetti di collaborazione sia con la biblioteca comunale, sia con le associazioni di volontariato.
Per il sindaco Rossi: «San Lorenzo non rappresenta solo la risposta che l’Amministrazione propone ai soggetti in trattamento e alle loro famiglie, ma è anche uno stimolo alla comunità, ai fini di creare opportunità e servizi capaci di migliorare la qualità della vita. L’amministrazione in questi anni ha dovuto ripensare il proprio sistema di welfare, facendo leva sulle energie e l’impegno di tutti gli attori coinvolti e questo Centro ha saputo declinare al meglio questa tendenza in atto da tempo».