Il ricercatore a contratto. L’addetto stampa a partita Iva. Il docente precario. Il giornalista free lance, l’ingegnere, il disegnatore, il creativo, il gestore di pagine Social network, l’informatico. Sia che lavorino in proprio, che come dipendenti.
Come si vive e come si lavora nelle attività della conoscenza? Chi sono, da dove vengono, che contratti hanno (o quali imprese aprono) e a cosa aspirano i lavoratori cognitivi e le lavoratrici cognitive, tipologie tipiche del terziario avanzato, ma ormai presenti in tutti i settori, in ogni caso difficilmente incasellabili?
Scoprire tutto questo è la finalità dell’indagine “Elaborazione”, questionario promosso da Ires Emilia Romagna, Ires Toscana e Ires Veneto. Per diffondere il questionario, che si rivolge ai lavoratori della conoscenza di tutta Italia senza limiti d’età, è stato creato un sito ad hoc (www.elaborazione.org) che è già online. E’ qui che in forma anonima si compila il questionario: già oltre duecento lo hanno fatto. Le domande sono aperte e con scala di valutazione, e il tempo per rispondere è di circa un quarto d’ora.
Alcuni dati su chi ha già partecipato:
– l’88% ha un titolo di studio pari o superiore alla laurea
– il 70% dichiara di essere occupato in forme di lavoro autonomo o a termine
– il 38% afferma di aver vissuto esperienze di lavoro non regolare
– il 30% ha vissuto periodi senza percepire redditi o compensi
Nella seconda fase del lavoro, le strutture di Ires lavoreranno al rapporto conclusivo, che sarà pubblicato agli inizi del 2014 e offrirà spunti per la prossima fase congressuale di Cgil. Tutto il lavoro è iniziato qualche mese fa sui tre territori regionali tramite oltre 100 interviste, da parte dei ricercatori di Ires, a lavoratori rientranti nel target descritto per capire come strutturare le domande del questionario. A ricerca ultimata, uno scopo è anche indagare le condizioni per un’azione sindacale capace di incrociare le attese e le disponibilità dei lavoratori cognitivi.
Altri servizi del sito: informazioni sul progetto “Elaborazione”, spazio per i commenti degli utenti e per la loro interazione (esempio: si chiede di definire il proprio stato di lavoratore cognitivo), statistiche aggiornate sull’indagine, collegamento alle pagine e ai profili sui Social network.