Nella giornata di ieri è stato sottoscritto dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Provincia di Modena, dalla E.G. Italy srl, dal liquidatore giudiziale della TERIM spa in liquidazione in concordato preventivo, dalla RSU aziendale e dalla FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL un verbale di accordo per l’acquisizione di parte della TERIM spa dalla E.G. Italy dell’imprenditore egiziano Farouk Khaled, con la graduale riattivazione dello stabilimento di Rubiera con 201 assunti entro inizio 2015.
Il percorso individuato prevede lo start up dell’unità operativa di Rubiera, l’utilizzo di ulteriori ammortizzatori sociali e l’attivazione di una procedura di mobilità basata sul criterio della volontarietà con la presenza di incentivi.
“La Provincia ha partecipato ai numerosi incontri di questi mesi – ha commentato il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Pierluigi Saccardi – incontri tra istituzioni, rappresentanti dell’imprenditore egiziano, liquidatore giudiziale di TERIM, organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori con l’obiettivo di raggiungere un accordo che permettesse la ripartenza del sito produttivo di Rubiera, la salvaguardia del maggior numero possibile di posti di lavoro e la tutela dei lavoratori che non rientrano nel nuovo progetto industriale”.
“Con soddisfazione – prosegue Saccardi – possiamo dire che l’accordo di ieri riesce a combinare queste caratteristiche, la trattativa è stata difficile, ma abbiamo sempre creduto che con una soluzione equilibrata, e in cui tutte le parti si mettessero veramente in gioco, si potesse raggiungere un positivo accordo, l’impegno di tutte le parti coinvolte per la completa applicazione dell’intesa nei prossimi mesi è fondamentale per il successo del percorso individuato”.
“Nel ringraziare i lavoratori della TERIM e le organizzazioni sindacali, che in questa fase difficile hanno dimostrato dignità e responsabilità, riteniamo che il vero ruolo delle istituzioni locali coinvolte (Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Provincia di Modena) sia quello di tutelare i luoghi di lavoro e di contribuire alla ripartenza produttiva del principale patrimonio del nostro territorio, quel “saper fare impresa” che tanto ha dato nei decenni passati a Reggio Emilia. In questa delicata fase di fuoriuscita dalla recessione – conclude Saccardi – diventa fondamentale accrescere i processi di internazionalizzazione dei mercati e delle merci, diamo quindi il benvenuto all’imprenditore egiziano Farouk Khaled che inizia un’importante attività produttiva in terra reggiana e auguriamo a lui e ai lavoratori che condividono questo progetto tanta fortuna e un futuro pieno di soddisfazioni”.