La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “sollecitare le dimissioni del consiglio di amministrazione di Seta, in forza dei poteri conferitigli come socia di maggioranza”, data “la manifesta incapacità di Seta nel garantire servizi qualitativamente paragonabili a quelli erogati dalle precedenti aziende di trasporto pubblico locale”.
A chiederlo è Stefano Cavalli (Lega nord), in una interrogazione alla Giunta in cui riporta come, oltre ai “numerosi problemi collegati con l’erogazione degli abbonamenti”, “dopo un solo giorno dall’inizio dell’anno scolastico 2013/2014 si sono verificati numerosi disservizi, soprattutto a danno degli studenti che si spostavano da e verso i rispettivi istituti scolastici”.
Ricordando inoltre come “Seta è nata dalla fusione delle aziende di trasporto pubblico di Modena e di Piacenza e la successiva acquisizione di parte di quella di Reggio Emilia”, con l’obiettivo di “garantire maggiore solidità sia dal punto di vista della consistenza patrimoniale sia per quanto riguarda l’assetto di governance, per avere così ricadute positive sull’operatività e sulla qualità del servizio”, Cavalli vuole sapere, a più di 18 mesi dalla creazione della società, “quali effettivi e concreti benefici in termini di efficientamento e di qualità del servizio offerto si siano manifestati a seguito della succitata fusione e quali siano quelli previsti sul medio-lungo periodo”.