“L’affronto dei consiglieri Sel a un’istituzione come il Comune di Bologna non rimanga impunito”. Lo chiede il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli, dopo il manifesto offensivo nei confronti di Calderoli apparso davanti agli uffici dei vendoliani, a palazzo d’Accursio. “Presenteremo – annuncia Cavalli – una risoluzione in Regione per chiedere a tutti i consiglieri una condanna unanime di questo squallido gesto”.
“Il partito non deve chiedere scusa solo per gli inqualificabili insulti rivolti a Calderoli, ma anche per aver violato – con manifesti offensivi – una sede istituzionale, di cui i propri esponenti dimostrano di avere poco rispetto. È ancor più grave che questi insulti arrivino dopo settimane di accuse e di strali rivolti alla Lega. Sel vede la pagliuzza negli occhi degli avversari e dimentica la trave conficcata nei propri”.
“Il centrosinistra unito ora condanni il gesto e sia il primo a chiedere le dimissioni dei quattro consiglieri. Ci aspettiamo scuse, indignazione e provvedimenti da parte della segreteria nazionale. Chiediamo che anche la presidente Laura Boldrini prenda le distanze da queste oscenità”. “Viste le reiterate offese al Carroccio ci aspettiamo da Vendola pene esemplari per i ‘suoi’ consiglieri comunali, affinché si ponga definitivamente fine ai veleni e si torni a parlare di politica”.