Le opere che Autobrennero spa si candida a realizzare – bretella Campogalliano/Sassuolo, Ferrara mare, Cispadana e terza corsia sull’A22 – “sono pienamente all’interno dei corridoi europei e ammontano a complessivi 4 miliardi e mezzo di euro, il 70/80 per cento dei quali da risorse private. Oggi, in un momento di crisi economica, siamo sul filo di lana per la partenza dei cantieri. Abbiamo progetti già metabolizzati per quanto riguarda il confronto con le comunità, e privati disposti ad investire: ora dobbiamo concentrarci sulla cantierabilità, per superare l’ultimo miglio che ci divide dall’avvio”. L’ha detto l’assessore regionale alla Mobilità Alfredo Peri al convegno “Infrastrutture e sviluppo del territorio” in corso a Modena al Museo Casa Enzo Ferrari.
Tempi certi e brevi per completare le procedure autorizzative, e politiche di defiscalizzazione per chi investe in opere pubbliche. Nell’aprire i lavori del convegno “Infrastrutture e sviluppo del territorio”, che si è svolto lunedì 22 luglio a Modena, il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini ha rivolto queste due richieste al governo. In particolare, ha ricordato lo stanziamento di 300 milioni di euro in politiche di defiscalizzazione per la Lombardia, «tra i primi atti del governo. Noi chiediamo che ci siano interventi analoghi a favore di un’area tra le più industrializzate d’Europa ma in sofferenza cronica quanto a infrastrutture». Al sistema creditizio, Sabattini ha chiesto inoltre di «mettersi in gioco per sostenere questi progetti».
Ha sollecitato il governo ad assumere «decisioni veloci» anche il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, la quale ha sottolineato come «ci sia ancora incertezza sul rinnovo della concessione ad Autobrennero, una società che investe e deve essere messa in condizione di farlo. All’estero si tratterebbe diversamente una società così virtuosa». Anche perchè «l’elemento rilevante è proprio il protagonismo dei privati e la loro disponibilità a investire. Non pensiamo al pubblico come unico volano per realizzare le opere».
Proprio sugli investimenti messi in campo da Autobrennero spa si è incentrato il convegno. Investimenti per opere che –ha ricordato l’assessore regionale alla Mobilità Alfredo Peri – «sono pienamente all’interno dei corridoi europei e ammontano a complessivi 4 miliardi e mezzo di euro, il 70/80 per cento dei quali da risorse private. Oggi, in un momento di crisi economica, siamo sul filo di lana per la partenza dei cantieri. Abbiamo progetti già metabolizzati per quanto riguarda il confronto con le comunità, e privati disposti ad investire: ora dobbiamo concentrarci sulla cantierabilità, per superare l’ultimo miglio che ci divide dall’avvio».
Peri ha ricordato l’importanza strategica delle opere che Autobrennero si è candidata a realizzare: oltre alla terza corsia sull’A22 tra Verona e Modena («cantieri da 753 milioni che potrebbero partire a fine anno»), la bretella Campogalliano-Sassuolo «di recente affidamento per 506 milioni, metà dei quali messi dallo Stato che è soggetto concedente, così come lo è per la Ferrara-mare». Infine la Cispadana, il cui committente è la Regione. «Tutte queste opere – ha aggiunto Peri – rispondono a un unico disegno, che è quello di non insistere sull’asse centrale, se non per interventi di ammodernamento, bensì di puntare su un nuovo sistema di relazioni a nord, mettendo i nostri territori in relazione con il nord Europa». Sull’importanza di queste opere si è soffermata anche Marcella Zappaterra, presidente della Provincia di Ferrara, la quale ha sottolineato come la Cispadana sia «non solo utile, ma di vitale importanza, perchè oggi non siamo in grado di essere competitivi senza muovere merci e persone in tempi rapidi».