O si trovano entro settembre 4 milioni di euro per sanare un buco nel bilancio del comune o il bilancio sarà in dissesto con obbligo di segnalare il tutto alla corte dei conti.
Il parere dei revisori sul bilancio di previsione 2013 pesa come un macigno. Un ultimatum che sa di annuncio di sfratto al Sindaco se non provvede entro il 30 settembre.
Senza dimenticare il tentativo maldestro e rifiutato dai creditori, di tagliare il 65% dei crediti ai fornitori SGP, rapidamente ritirato dalla giunta con la scusa di riproporlo migliorato grazie a non ben precisate nuove entrate a settembre.
E che dire della oggettiva mancanza di una maggioranza in grado di approvare un bilancio, a causa dei troppi mal di pancia nel PDL ? Di una maggioranza che ormai non è più tale dalla faticosissima approvazione del bilancio consuntivo 2012?
Insomma tre fallimenti politici in 15 giorni, quasi un record per il sindaco assessore Caselli.
Ecco perché in fretta e furia il bilancio slitta a settembre.
Deve essere rifatto da zero sia il bilancio che il piano di risanamento di SGP.
Da mesi sosteniamo pubblicamente e nelle commissioni consigliari, la nostra disponibilità fattiva e reale di collaborare alla definizione di una piano di rientro credibile, sostenibile e soprattutto condiviso, ma tutto deve essere fatto alla luce del sole e nella piena legalità.
Non serve occupare impropriamente e senza contraddittorio spazi pubblici o pagine del giornalino comunale; serve dismettere i panni da tribuno e ammettere i propri errori con senso di responsabilità. Questo è il vero ostacolo oggi al risanamento.
E’ possibile evitare il commissariamento solo con un cambio di rotta immediato e radicale.
(Gruppo Consigliare PD)