Sbloccate le risorse per pagare i fornitori della sanità. L’Assemblea legislativa ha approvato nella seduta di oggi il progetto di legge della Giunta che rende subito disponibili circa 448 milioni di euro per consentire alle Asl di sbloccare i pagamenti alle aziende fornitrici nel settore sanitario. Rispetto al testo uscito dalla Giunta, la Regione ha provveduto ad un aumento di 24 milioni di euro di liquidità, grazie ad un nuovo riparto nazionale di cui l’Emilia-Romagna ha beneficiato.

Il provvedimento, che dà seguito a quanto previsto da misure nazionali, permetterà alle Asl di pagare i propri fornitori già nei prossimi mesi di quest’anno, mentre una seconda tranche è prevista per il 2014. Con il decreto legge n. 35 del 2013 il Governo ha infatti  introdotto all’articolo 3 la possibilità per le Regioni di accedere ad una anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti sanitari cumulati al 31 dicembre 2012. La Regione si è impegnata con questa stessa legge a restituire in 30 anni la somma anticipata. Un’opportunità che l’Emilia-Romagna ha immediatamente colto, per permettere alle imprese fornitrici di beni e servizi del Servizio sanitario regionale di accedere con rapidità alle risorse finanziarie loro  spettanti.

“Con questa legge possiamo finalmente dare una risposta alle esigenze delle aziende fornitrici del nostro Servizio sanitario, abbiamo raccolto l’opportunità concessa dal decreto che mette a disposizione a livello nazionale 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi, non ancora ripartiti, per il 2014 – spiega l’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti – Il problema dei ritardi per l’Emilia-Romagna deriva dal ritardo del trasferimento di risorse statali, dal mancato finanziamento degli ammortamenti netti e dall’utilizzo di risorse correnti per investimenti altrimenti non finanziati”.

“Continuiamo nella nostra attività di messa a disposizione delle nostre comunità di risorse finanziarie fresche che serviranno a rimettere in moto l’economia sostenendo imprese e lavoro – spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna – Proprio in questi giorni la Regione ha sbloccato altri 100 milioni di euro di   potenzialità di spesa di Comuni e Province altrimenti impossibilitati dal patto di stabilità nazionale a spendere risorse che pure hanno in cassa per pagare fornitori e investimenti”.

Le ragioni dei tempi di pagamento in alcuni settori della spesa sanitaria in Emilia-Romagna risiedono principalmente nel ritardo del trasferimento alla Regione delle risorse statali: a fine 2012 l’ammontare dei crediti della Regione Emilia-Romagna verso lo Stato era di oltre 350 milioni.

Ha inoltre contribuito ad allungare i tempi anche il mancato finanziamento degli ammortamenti netti e l’utilizzo di risorse correnti per finanziare investimenti. Nonostante l’impegno della Regione a sostegno degli investimenti in sanità e ad integrazione dei fondi statali, le Aziende sanitarie regionali si sono trovate nella necessità di dover sostenere costi aggiuntivi per realizzare alcuni interventi indifferibili e indispensabili per continuare ad erogare le prestazioni. In questo contesto, alcune Aziende sanitarie hanno fatto ricorso alle risorse correnti per finanziare gli investimenti per garantire l’ammodernamento e il rinnovo strutturale e tecnologico.