Il Consiglio comunale ha discusso nella seduta di ieri, lunedì 24 giugno, tre delibere sul tema della Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi indivisibili) presentate in aula dagli assessori al Bilancio Giuseppe Boschini e all’Ambiente Simona Arletti. Gli atti sono stati approvati, mentre l’ordine del giorno sullo stesso tema, presentato, dalla consigliera di Modenasaluteambiente Sandra Poppi, è stato respinto. Boschini ha presentato le delibere “Regolamento per l’applicazione della Tares”, e “Adeguamento del Regolamento delle entrate tributarie”, affermando: “Siamo in quadro di sostanziale incertezza, perché da qui a dicembre potrebbero intervenire nuovi mutamenti della normativa a livello nazionale. Siamo preoccupati per il carico tributario che si concentra nell’ultima parte dell’anno, e in particolare per le aziende che non possono più scaricare l’Iva, uno degli elementi negativi che caratterizzano il passaggio da tariffa a tributo”.
Arletti ha illustrato l’atto sulla “Approvazione delle tariffe, del Piano economico finanziario, del Piano annuale delle attività per l’espletamento dei servizi di gestione dei rifiuti urbani e assimilati”. Nella presentazione, ha ribadito: “Il nostro obiettivo è arrivare al 60 per cento di raccolta differenziata. Lo perseguiremo con diverse azioni, per esempio l’apertura domenicale dei centri di raccolta rifiuti, la terza casetta dell’acqua, il consolidamento del porta a porta nel forese e in centro storico”.
L’aula ha inoltre respinto l’ordine del giorno presentato in aula, in corso di seduta, da Sandra Poppi. La mozione, intitolata “Linee guida per la futura raccolta e gestione rifiuti”, invitava l’Amministrazione a modificare i criteri di assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani ed estendere le raccolte differenziate porta a porta valutando l’applicazione della tariffa puntuale.
Sulle prime due delibere non c’è stato dibattito, a eccezione della dichiarazione di voto contrario di Sandra Poppi. Sulla terza delibera, Sandro Bellei (Pdl) ha chiesto all’assessore di precisare alcuni dati: “Credevo – ha detto – che avessimo già raggiunto il 60 per cento di raccolta differenziata e ora puntassimo al 67”. L’assessore ha precisato che l’obiettivo è il 60% e sembra raggiungibile, poiché nei primi quattro mesi del 2013 è stato già raggiunto il 57%.
Al chiarimento hanno fatto seguito le dichiarazioni di voto. Eugenia Rossi (Etica e Legalità) ha annunciato voto contrario, definendo la delibera “borbonica”, perché “anziché questo sistema di esenzioni e privilegi servirebbe un’unica legislazione nazionale con due semplici elementi, qui assenti: tariffazione puntuale e smaltimento locale dei rifiuti”. Voto negativo anche per Adolfo Morandi, Pdl, che lo ha così motivato: “Il Comune non ha approfondito la possibilità di tariffa puntuale, ma ha fatto riferimento al vecchio schema del calcolo della Tia, con un sistema di agevolazioni ridicolo, di solo 125mila euro su 34 milioni”. Anche Federico Ricci (Sel) ha annunciato voto contrario: “La normativa – ha detto – è miope. Andrebbe inserita in un quadro normativo complessivo di riforma della gestione dei rifiuti, per tutelare contemporaneamente l’ambiente, le cittadine e i cittadini, l’economia”. Anche Fabrizio Cavani (Lega), si è detto contrario “a questa che, di fatto, è una piccola patrimoniale. Per le attività economiche è impossibile recuperare l’Iva e gli aumenti effettivi andranno dal 30 al 700 per cento”. Contraria anche Sandra Poppi (Msa): “Non condivido questa riorganizzazione, è fatta solo di palliativi e dimostra che non vogliamo proprio staccarci dall’idea dell’incenerimento dei rifiuti”.
Salvo Cotrino (Pd), nell’annunciare il voto a favore ha affermato: “Capisco che il Pdl prenda le distanze dal provvedimento, anche se di fatto è frutto delle politiche nazionali del governo di centro-destra. Meno comprensibile è la presa di posizione di un esponente della maggioranza, che vota contro evocando un mondo migliore, astratto e irreale, fingendo che si possa governare senza assumersi responsabilità”. Poiché non vi sono stati interventi, ma soltanto dichiarazioni di voto, non è stato possibile per gli assessori Arletti e Boschini effettuare alcuna replica.