Preoccupazione della Cisl di Modena per la situazione della F.lli Baraldi, l’impresa di Staggia di S. Prospero esclusa dai lavori del dopo terremoto. «Si faccia chiarezza al più presto e, se ci sono tutte le necessarie garanzie di legalità e trasparenza, si permetta all’azienda di riprendere i lavori – dichiara Domenico Chiatto, componente della segreteria provinciale della Cisl con delega alla ricostruzione – La sospensione del lavoro rischia di essere disastrosa per i dipendenti, sia quelli diretti che dell’indotto. Se qualcuno ha sbagliato, si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle sui lavoratori, che non hanno nessuna colpa». Chiatto condivide l’adozione di un codice etico, annunciata dal nuovo amministratore delegato della F.lli Baraldi, Mario Lugli, e di altri strumenti di trasparenza e legalità che consentano all’azienda di continuare a operare nella ricostruzione, come già avvenuto sia a L’Aquila che nella Bassa Modenese. Per la Cisl è essenziale la salvaguardia dei posti di lavoro, soprattutto se si considera la pesante crisi dell’edilizia. «La vicenda della F.lli Baraldi aggrava una situazione già drammatica – sottolinea Chiatto – Aumentano ogni giorno le imprese strutturate che ricorrono al concordato preventivo. Questo sta provocando una mancanza di liquidità alle piccole e medie imprese, che a loro volta non riescono a pagare i dipendenti e fornitori. È un effetto domino che rischia di far saltare anche le aziende sane del territorio. Se chiudono le imprese locali, – avverte il segretario Cisl – la ricostruzione la farà qualcun altro».