Domani, 21 marzo, a Bologna, in piazza Aldo Moro, a partire dalla ore 10.00, manifestazione dei lavoratori dell’azienda Aimeri, aderenti a Cgil. Cisl e Uil, per protestare contro il pagamento “a singhiozzo” degli stipendi e le mancate condizione di sicurezza dei mezzi necessari per operare nella raccolta e nello spazzamento dei rifiuti.

L’Aimeri è un’azienda che opera sull’intero territorio nazionale con oltre 15mila dipendenti e che, in diversi comuni dell’Emilia-Romagna, svolge attività di raccolta e di spazzamento dei rifiuti solidi urbani, impiegando oltre 400 dipendenti. Lavoratori che da tempo non ricevono il pagamento degli stipendi in modo regolare e, nello stesso tempo, sono costretti a operare con mezzi per la raccolta dei rifiuti e per lo spazzamento non in condizioni di sicurezza.

Condizioni inaccettabili denunciate da tempo da Cgil-Cisl-Uil, che si sono ulteriormente aggravate dopo il fallito tentativo di conciliazione tra le organizzazioni sindacali e l’azienda Aimeri tentato lo scorso 28 febbraio presso la Prefettura di Bologna.

“L’azienda – sostengono i rappresentanti dei lavoratori di Cgil – Cisl –Uil – giustifica in maniera scorretta le proprie gravissime inadempienze con i ritardi nei pagamenti degli enti committenti, omettendo però che tale questione, pur avendo un suo fondamento in altre parti d’Italia, è del tutto infondata sul territorio emiliano romagnolo, dove i pagamenti sono stati sempre effettuati con regolarità e puntualità”.

Per tutte queste considerazioni e per poter meglio descrivere la situazione, le segreterie regionali CGIL CISL UIL, con le segreterie regionali delle proprie categorie (FP-FIT-UIL TRASPORTI) dell’ambiente, hanno chiesto un incontro, contestuale allo svolgersi della manifestazione dei lavoratori della Aimeri, con l’assessore regionale all’ambiente, Marina Freda, e con l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli.