“Per famiglie in situazioni di prolungata difficoltà lavorativa è opportuno chiedere ai soggetti gestori delle utenze di prevedere ulteriori dilazioni del pagamento delle bollette, rispetto a quanto già previsto dalla piattaforma regionale, o di trovare soluzioni che tengano conto della specifica condizione”.
Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti intervenendo in Consiglio comunale nella seduta di ieri, lunedì 11 marzo, durante un’interrogazione relativa alla situazione dei lavoratori della Terim, presenti in Aula, cui ha risposto il sindaco Giorgio Pighi. Al termine della discussione l’assessore e il sindaco hanno incontrato a margine del Consiglio i lavoratori presenti.
Per ciò che riguarda il diritto alla casa l’assessore ha sottolineato che l’Amministrazione sta lavorando a un nuovo bando per l’affitto, finanziato da risorse comunali (esercizio 2012) e regionali in sostituzione del fondo nazionale, rivolto a famiglie composte esclusivamente da anziani o per nuclei con disagi lavorativi. “In questo bando – ha spiegato – abbiamo previsto un punteggio aggiuntivo per i lavoratori in situazione di difficoltà lavorativa di lunga durata o di cassintegrazione a zero ore, in modo da agevolarli rispetto al contributo. Il perdurare della situazione di disagio lavorativo, infatti, oltre a provocare forme di fragilità psicologica, comporta un notevole disagio economico che si ripercuote sui beni primari, a partire da casa, utenze e alimenti”.
Maletti ha inoltre precisato che sia il settore Istruzione che i Servizi sociali nel calcolo delle rette tengono conto dell’Isee attualizzata: “Se il reddito presunto del 2013 è inferiore a quello del 2012 – ha detto – si tiene conto di quello più recente per evitare di mettere in difficoltà la famiglia. In seguito vengono ovviamente effettuati i controlli necessari”. L’assessore ha inoltre ricordato che anche i requisiti della family card sono stati estesi e che ora può essere utilizzata da un maggior numero di soggetti.
L’assessore ha evidenziato però che “tutte le azioni messe in atto sono forme di tamponamento, non soluzioni. Perché la soluzione a queste situazioni si può trovare solamente creando e mantenendo posti di lavoro. A questo proposito ribadiamo, come Amministrazione, la necessità di sbloccare il Patto di stabilità per portare avanti azioni in grado di creare occupazione”.