“La mancanza di un piano strutturale e di prevenzione che da dieci anni attraverso interrogazioni ed ordini del giorno, chiedo alla Giunta Errani di elaborare ed applicare porta purtroppo alle disastrose conseguenze che, in questi giorni, stanno mettendo in ginocchio la maggior parte dei comuni del nostro appennino. Purtroppo fino ad ora, nella migliore delle ipotesi, si è proceduto con costosi interventi tampone inutili per la prevenzione dei problemi sul lungo periodo. Casi come quello della strada di Tagliole sono emblematici. Interventi provvisori che moltiplicano la spesa di anno in anno ma che non evitano il ripetersi delle problematiche l’anno successivo, con le piogge primaverili ed autunnali. A questo si aggiunge la totale mancanza di attenzione e di sostegni, anche economici, alle popolazioni, anch’essi ripetutamente richiesti e mai ottenuti, nel momento in cui queste vengono colpite dalla chiusure di strade che collegano aziende, abitazioni, scuole, come sta succedendo in tutti i comuni nella cintura del Cimone. Il dramma per le persone che vivono nelle aree colpite non è solo legato a danni e disagi ma anche e soprattutto dal senso di abbandono e di disinteresse da parte di Provincia e Regione, costantemente sorde anche agli appelli dei sindaci. Nelle prossime ore porterò sul tavolo della Giunta l’elenco delle emergenze dall’Appennino della provincia di Modena che da Fanano a Guiglia, da Pievepelago a Montecreto, da Palagano a Serramazzoni, stanno colpendo duramente la montagna chiedendo che si vada oltre ai pur necessari interventi di urgenza e si ragioni e si intervenga con un piano strutturale di prevenzione”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale Andrea Leoni in merito alle numerose emergenze che a seguito di frane e smottamenti stanno interessando numerosi comuni dell’appennino modenese.