bergamaschi3Produzioni di eccellenza da tutelare e export da promuovere. Dopo una campagna elettorale durante la quale i temi relativi al mondo dell’agroalimentare sono stati ai margini se non completamente dimenticati, Confagricoltura Modena chiede a chi prenderà le redini del Paese rivolga un’attenzione maggiore al settore.

In riferimento alla recente polemica legata alla carne equina, la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi rileva la necessità dell’obbligo di etichettatura non solo per le carni bovine e chiede maggiore tutela per una delle eccellenze modenesi: la carne suina. Dai dati dell’ultimo censimento Istat (fine 2010) emerge che Modena è la prima provincia in Emilia Romagna per numero di capi suini complessivi (338.238 allevati in169 aziende agricole), la prima per capi suini allevati per le carni DOP/IGP (pari a 318.192 in 109 aziende) e la prima per numero di capi suini in allevamenti biologici (14.660 capi allevati in 9 aziende agricole).

Numeri importanti, che, secondo la Bergamaschi, meritano considerazione: «La politica deve dedicare più attenzione all’agroalimentare, servono misure che incentivino le produzioni e l’indotto, dal packaging ai trasporti, tutelando le eccellenze del territorio. Ad esempio, chi ci governerà dovrà chiedere a Bruxelles un’etichettatura europea anche per la carne suina, non solo per quella bovina. I consumatori hanno il diritto di sapere la provenienza delle carni che acquistano e che mettono in tavola. Questo non significa aumentare la burocrazia, ma migliorare i processi di controllo per garantire la salute dei consumatori. In aggiunta – prosegue la presidente di Confagricoltura Modena – servono politiche che favoriscano l’export, per valorizzare oltre confine i tanti nostri prodotti DOP e IGP. Dopo tante parole ci aspettiamo dei fatti concreti: non solo il settore agroalimentare, ma tutti i comparti ne hanno assoluto bisogno».