Sabato pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un 53enne per maltrattamenti in famiglia, lesioni, ingiuria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Alle ore 16.30 la centrale operativa del 112 ha ricevuto una segnalazione di una violenta lite familiare all’interno di un appartamento di via Massarenti. Ad attendere i militari, ferma davanti al cancello d’ingresso del condominio in questione, c’era una donna. La stessa riferiva che poco prima dell’arrivo dei Carabinieri, era stata aggredita per futili motivi dal compagno convivente. L’uomo, secondo la testimonianza della vittima, l’aveva colpita al capo con una scopa cagionandole una ferita lacero contusa sulla regione parietale destra, ancora sanguinante. Inoltre, tracce di gocciolamento di sangue, erano ben visibili lungo il percorso effettuato dalla donna prima di andare per strada e chiedere aiuto. La malcapitata esternava palesemente tutta la sua paura e preoccupazione nell’esporre l’accaduto, tentando di sminuirne la gravità, forse per proteggere qualcuno.
Nella medesima circostanza, i Carabinieri gli domandavano di riferire i motivi che avevano scaturito la violenta aggressione, ma in tale frangente, alla vista dei militari operanti in uniforme, l’aggressore usciva fuori dall’abitazione e, con chiaro intento minaccioso e aggressivo, si dirigeva verso i Carabinieri e alla presenza di più persone cominciava a offenderli pesantemente, fino a proferire anche frasi del tipo: “…vi uccido…ve la faccio pagare ..vi denuncio e chiamo il Sindaco”. Di fronte a tale immotivata e ingiustificata aggressività l’uomo, invitato più volte a calmarsi, si agitava ulteriormente scagliandosi contro i militarti tentando di colpirli con calci, schiaffi, ginocchiate e pugni in varie parti del corpo. Un Maresciallo è stato afferrato per il collo e scaraventato violentemente contro il cancello di ferro del cortile. Per placare la furia dell’uomo, che continuava a dimenarsi e a divincolarsi dal tentativo dei militari di ammanettarlo, un Carabiniere chiedeva urgentemente via radio l’ausilio di un’altra pattuglia dell’Arma, grazie alla quale l’uomo veniva immobilizzato e accompagnato in caserma. Al termine degli atti di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la casa circondariale della Dozza.
Nel frattempo la donna è stata trasportata dal personale sanitario del 118 presso il pronto soccorso Sant’Orsola Malpighi, dove è stata medicata con diversi punti di sutura al cuoio capelluto. Considerata la zona “colpita”, i medici hanno ritenuto opportuno ricoverare la donna presso il reparto di terapia intensiva breve. I Carabinieri rimasti in via Massarenti sono entrati all’interno dell’appartamento dei due conviventi. Il sopralluogo ha consentito di rinvenire e sequestrare la scopa con cui l’arrestato aveva evidentemente bastonato la vittima al capo.
Dalle indagini svolte dai Carabinieri è emersa una situazione familiare drammatica in cui la donna, secondo le testimonianze apprese dagli investigatori, avrebbe subito dall’uomo analoghe violenze fisiche e psichiche nel corso degli ultimi due anni. Anche i Carabinieri intervenuti per primi sono stati accompagnati presso una struttura sanitaria, dove sono stati medicati e dimessi con una prognosi di sette giorni ciascuno per contusioni al collo.