Il progetto ‘Moderazione del traffico in centro storico’ è pronto per diventare realtà: dopo gli incontri con le associazioni dei disabili, con quelle di categoria e la presentazione alla seconda Commissione consiliare a fine gennaio la Giunta comunale ha in programma di approvare la delibera grazie alla quale entreranno nelle prossime settimane in vigore le nuove norme, che prevedono tra l’altro la creazione di una ‘zona 30’ al cui centro ci sarà la piazza, il cuore della città. Questa mattina, 14 gennaio, il progetto è stato presentato alla stampa.
“La sicurezza stradale è tra le priorità dell’amministrazione comunale e nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) approvato due anni fa – spiega l’assessore alla Viabilità Carmelo Alberto D’Addese – questo principio viene ribadito attraverso il richiamo alle normative vigenti ed al rispetto di una gerarchia stradale che ha l’obiettivo di creare un distinguo tra le diverse tipologie di traffico. A partire dalla tragedia del 25 aprile 2011, l’incidente che causò in piazza tre vittime il giorno della Liberazione, abbiamo fatto molte riflessioni e il progetto che presentiamo nasce dall’esigenza rinnovata e rafforzata di assegnare nel tempo una sempre maggiore dignità alle varie componenti della circolazione stradale, evitando la prevaricazione dei veicoli a motore nei confronti delle utenze deboli, tenendo conto al contempo di tutte le esigenze, siano esse commerciali o legate ad eventi spettacolar-aggregativi”.
Il Comune come ha deciso di gestire d’ora in poi la viabilità nello spazio della piazza e del centro storico in generale? Il primo risultato da ottenere con i provvedimenti al via il primo febbraio è la moderazione della velocità. Perciò, ad esclusione delle strade perimetrali che ne definiscono l’area, si andrà ad abbassare il limite di velocità all’interno del centro storico portandolo a 30 km/h, in modo da costituire una vasta ‘zona 30’ tesa a creare un rapporto più equilibrato tra le varie componenti del traffico. Al centro di questa nuova ‘zona 30’ si trova piazza dei Martiri, attualmente Zona a Traffico Limitato (ZTL), che confina a sud con l’area pedonale di corso Alberto Pio. Le modalità di accesso alle due tipologie di area sono differenti soprattutto per ciò che riguarda le attività commerciali. In ragione di ciò si andrà ad estendere la pedonalizzazione anche a piazza dei Martiri mantenendo una piccola porzione di ZTL a nord, adiacente al sagrato della Cattedrale, funzionale al trasporto pubblico urbano Arianna a collegamento tra i corsi Fanti e Cabassi, ed al traffico degli autorizzati. La pedonalizzazione di piazza dei Martiri richiederà poi, per aumentarne il livello di sicurezza, una regolamentazione fisica degli accessi, attraverso la realizzazione di varchi di entrata e uscita dalla medesima. Verrà realizzato un varco in entrata a nord, accessibile dalla ZTL, posto sul lato ovest della piazza a fianco del pedonale rialzato, e un varco di uscita ad ovest, a fianco dell’area taxi, entrambi della larghezza di 10 metri. Sul fianco est della piazza via Manfredo Pio, strada che permette il collegamento con l’area pedonale di piazzale Re Astolfo, si andrà invece alla pedonalizzazione, per uniformità di gestione della circolazione. Sul lato sud della piazza permarrà il collegamento con corso Pio e via Berengario mediante la costituzione di due varchi della larghezza di 6 metri che permetteranno agevolmente l’accesso degli autorizzati. La creazione di questi varchi, che avverrà mediante l’utilizzo di oggetti d’arredo urbano come le fioriere, avrà la funzione, soprattutto nel lato nord della piazza, di indirizzare i veicoli in entrata ed in uscita verso traiettorie prevedibili, preferibilmente ai lati della stessa. Piazza dei Martiri, dove naturalmente sarà possibile compiere manovre di inversione di marcia, inoltre, in funzione della sua peculiarità come centro di aggregazione, verrà ulteriormente messa in sicurezza ponendo limiti temporali per l’accesso ad essa oltre a quelli già istituiti normalmente per le aree pedonalizzate. Il Comune intende infatti vietare in questa nuova area pedonale il transito e la sosta sia nei giorni festivi che durante ogni tipo di manifestazione (oltre che nei giorni di mercato dalle 5.30 alle 14.30), in modo da impedire ogni ingresso, ad eccezione di quello dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, all’interno di essa. Nei giorni rimanenti potranno entrare solo i veicoli autorizzati e muniti di pass, come già avviene da anni in corso Alberto Pio. Nella parte residua di ZTL (davanti alla Cattedrale) il progetto prevede anche l’istituzione di un divieto di fermata su entrambi i lati del corridoio di collegamento tra i corsi Fanti e Cabassi in modo da garantire lo spazio necessario al transito dei bus, creando contemporaneamente alcuni parcheggi per disabili in via Duomo, adiacenti al sagrato, mediante la riconversione di 5 stalli (parcheggi) blu.
Sempre allo scopo di rafforzare la nuova area pedonale si prevede poi di riconvertire due stalli in via Berengario ed altri due in via Matteotti a favore del carico-scarico e della sosta dei mezzi comunali in modo da evitare lo stazionamento e la manovra all’interno della piazza di questi ultimi come accade attualmente. A completamento dell’azione tesa alla moderazione della velocità, in considerazione del maggiore livello di sicurezza necessario all’interno dell’intera area pedonale, il progetto al via propone in futuro di andare in quest’area ad un ulteriore abbassamento del limite alla soglia dei 15 km/h, paragonabili all’andatura di una bicicletta. A margine delle opere previste dal progetto è stata considerata anche la creazione di alcuni spazi di sosta per motocicli in via Carducci, vicino all’edicola dismessa, ed in via Guido Fassi. Prevista infine la revisione della circolazione nella parte sud di piazzale Marconi, in modo da aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti ed evitando disagi nell’area di manovra dei veicoli in sosta.
“Con la realizzazione di quanto descritto nel progetto – spiega il Mobility manager del Comune Paolo Gualdi – si pongono le basi per un’ulteriore opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in tema di sicurezza stradale e del rispetto delle utenze deboli rappresentate da ciclisti e pedoni, per arrivare gradualmente ad una città da condividere equamente con il traffico a motore. In futuro sempre più spazi urbani, di tipo residenziale ed a bassa gerarchia funzionale, dovranno conoscere miglioramenti di questo tipo, così come progettato all’interno del citato PGTU, in nome della necessità di contenere, in controtendenza con il traffico attuale, l’utilizzo indiscriminato della rete viabile. Tali concetti, consolidati nel nord Europa, sono ancora pionieristici in Italia ma non per questo da considerarsi irrealizzabili visto che in questi paesi si dimostrano efficaci per una circolazione moderna”.