giorgio-pighi“Quando si interviene nel dibattito pubblico dicendo che questa amministrazione è allo sbando – commenta il portavoce del Pdl di Modena, Luca Ghelfi – si viene tacciati di fare propaganda politica, perché si commenta dai banchi dell’opposizione. Ma il sondaggio del Sole 24ore direi che parla chiaro. Pighi è in fondo alla classifica, in caduta, e molto lontano dagli altri sindaci della regione, anche dello stesso colore politico. La crisi, il bilancio o i tagli: valgono per tutti, eppure per il sindaco Pighi il giudizio è più severo. L’elenco potrebbe essere lungo: lo spazio eccessivo concesso ai progetti targati Sitta, fra i quali spicca il piano della sosta. Una brutta gestione della crisi di giunta e del rimpasto di pochi mesi fa. La necessità di commissariare la Giunta stessa attraverso il segretario cittadino del Pd. E poi le aree F, e il tentativo di costruire sui pozzi di captazione. Ci sono poi le promesse fatte 9 anni fa e mai mantenute: il progetto dell’ex amcm, o il recupero delle ex fonderie. Per non parlare delle politiche sul centro storico mai davvero rilanciato.

L’elenco è lungo: e per ciascuno di questi progetti c’è un altrettanto lungo elenco di cittadini rimasti delusi. Per questi motivi il consenso è calato, al punto da creare difficoltà anche ai vertici locali del partito, bocciati alle ultime primarie. Occorre un cambio di rotta: il Psc è in lavorazione, il Pd si confronti davvero con l’opposizione, discuta dei progetti, e accetti le critiche e la ricerca di una mediazione. Che il nuovo volto della città possa godere dell’esperienza di tutti, ne guadagnerà Modena, prima ancora della Giunta. Ma temo invece che questo risultato porterà chi governa la città ad arroccarsi ancora e di più nel palazzo, invece di ascoltare le voci della città – non dell’opposizione – sul proprio operato”.