Nelle serate di ieri e di lunedì scorso la Questura ha svolto un altro servizio di prevenzione e repressione del fenomeno della prostituzione su strada, attraverso una verifica a tappeto della via Emilia in direzione Parma e della tangenziale.

Dalle ore 23,00 in avanti, 20 uomini in totale della Questura, appartenenti per la maggior parte alla squadra Volante, hanno setacciato le aree sulle vie G.B. Vico e Tien An Men. L’attività ha inteso dare risposta alle numerose segnalazioni dei cittadini, che continuano a collaborare attivamente con la Polizia, sia attraverso esposti dettagliat , sia con segnalazioni estemporanee al 113 alle quali viene dato seguito.

I confortanti risultati fin qui raggiunti hanno determinato la Questura a proseguire nell’applicazione degli strumenti normativi offerti dal sistema legislativo ed amministrativo calibrandoli sulle singole posizioni personali, ovvero foglio di via obbligatorio, allontanamento dal territorio nazionale per i cittadini comunitari ai sensi dell’art. 21 del d.lgs 30 del 2007 per mancato possesso dei requisiti per soggiorno superiore ai 3 mesi, segnatamente la dimostrazione di reddito proveniente da fonti di guadagno lecite e non per ultimo di un’iscrizione anagrafica.

I controlli operati hanno portato al rintraccio di 16 prostitute ed al fermo di quattro di esse – tutte rumene e piuttosto giovani intente al meretricio.

Le donne sono state trattenute il tempo necessario per una completa identificazione, dopo di che le rumene, risultando già state intimate ai sensi dell’art. 21 del D. Lvo 30 del 2007, sono state invitate, con un nuovo provvedimento per motivi di ordine pubblico, a lasciare il territorio Nazionale entro 10 giorni. Per una di loro, già destinataria di un eguale provvedimento, in queste ore l’ A.G. stà valutando la convalida dell’accompagnamento coatto alla frontiera.

Le destinatarie dei provvedimenti, intervistate allo scopo di conoscere le ragioni della loro ostinata permanenza sul territorio nazionale malgrado le continue intimazioni e i precedenti ordini di lasciare l’Italia, hanno sostenuto le argomentazioni più disparate.

Due di loro hanno dichiarato che l’attività di prostituzione sarebbe stata necessaria per acquistare immobili nel proprio Paese di origine, una ha addirittura dichiarato che i soldi derivanti dall’attività di meretricio, sarebbero serviti in realtà per sottoporsi ad un costoso intervento chirurgico al seno.