E’ un’allarmante scoperta quella fatta dai Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia che hanno localizzato, in un casolare alla periferia della frazione Massenzatico del capoluogo reggiano, un deposito di armi rubate. I militari vi hanno sequestrato sette fucili, in prevalenza risultati essere stati rubati nelle abitazioni della provincia di Reggio Emilia. Fucili, quelli rinvenuti e sequestrati, su cui ora i Carabinieri reggiani stanno svolgendo le dovute indagini sia per risalire al “faccendiere” che le custodiva e per comprendere la destinazione finale. In prima battuta sembrerebbe estraneo il proprietari del casolare in quanto lo stesso immobile era di libero accesso per cui chiunque poteva adibirlo a deposito di armi rubate.
Si tratta di un’attività investigativa conseguente e per questo parallela ad altra indagine che sabato pomeriggio ha condotto i Carabinieri di Bagnolo in Piano e dell’Aliquota Operativa di Reggio Emilia presso l’abitazione di un nordafricano 25enne abitante a Massenzatico dove i Carabinieri hanno dato luogo ad una perquisizione domiciliare finalizzata alla ricerca di stupefacenti. L’attività ha portato al rinvenimento ed al sequestro di alcuni di hascisc, alcuni grammi di semi di marijuana ed un bilancino di precisione che portavano alla denuncia del 25enne alla Procura reggiana in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Le operazioni di ricerca si sono estese anche ad un casolare attiguo all’abitazione del nordafricano in quanto, seppur non di sua proprietà, avendo libero accesso poteva essere utilizzato da quest’ultimo per nascondervi la droga. Le “sorprese” sono giunte all’atto dell’ingresso dei Carabinieri che hanno rinvenuto, appunto, sette fucili di cui 6 calibro 12 ed uno calibro 36. I fucili risultati in prevalenza essere provento di furti in abitazioni consumati negli scorsi mesi in provincia di Reggio Emilia, sono stati sequestrati e verranno presto inviati ai carabinieri dei RIS di Parma per gli accertamenti tecnico – scientifici di competenza anche attraverso i quali i Carabinieri reggiani sperano di trovare le dovute risposte investigative.