(Labitalia) – La spesa per le famiglie, nel 2011, è arrivata a 6,7 miliardi, con una crescita significativa rispetto all’anno precedente (+4,5%). E’ quanto emerge dal bilancio sociale dell’Inps, presentato oggi. In crescita risultano anche le prestazioni per maternità (+4,3%), pari a circa 3 miliardi, e le prestazioni per malattia (+2,1%), che ammontano a 2 miliardi.

Le domande pervenute lo scorso anno sono state 375.893, in aumento del 27,37% rispetto al 2010. Nel 2011, il maggior numero dei beneficiari con pagamento diretto di assegni al nucleo familiare sono i lavoratori domestici, con 116.458 domande definite. La gestione separata, anche nel caso degli assegni al nucleo familiare, presenta un lieve calo rispetto l’anno precedente. La spesa totale relativa agli assegni al nucleo familiare è di 5,4 miliardi di euro. Nel totale sono compresi gli assegni per i lavoratori dipendenti, per i disoccupati, per i pensionati e anche per il congedo matrimoniale.

I contributi incassati nell’anno corrispondente ammontano a 6,2 mld.Si riduce la spesa per gli ammortizzatori sociali nel 2011, fermandosi a 10,8 miliardi (-1% rispetto al 2010). Per la cassa integrazione sono stati spesi 2,8 miliardi (-11,6%) mentre per la modiblità si è arrivati a 1,4 mld (+10%); cresce anche il costo della disoccupazione che arriva a 6,6 mld (+2%). Se si considerano i contributi figurativi l’onere complessivo per la spesa per gli ammortizzatori sale a 19,1 miliardi evidenziando come la spesa per contributi figurativi sia equivalente a circa l’80% di quella per le prestazioni. L’ammontare della spesa per gli ammortizzatori sociali sale fino a 19,1 miliardi di euro considerando anche 8,3 mld di contributi figurativi.

La diminuzione di spesa rispetto al 2010 è di 0,3 miliardi. Considerando anche i contributi figurativi, la spesa sale a 5 miliardi per la cassa integrazione, 11,6 miliardi per l’indennità di disoccupazione e 2,4 miliardi per l’indennità di mobilità. Rispetto al 2010 si registra una diminuzione di spesa per la cig nel suo complesso di 649 milioni di euro (-11,4%) e un aumento della spesa sia per l’indennità di disoccupazione (+1,1%) che per l’indennità di mobilità (+8,2%). Aumenti rilevanti hanno riguardato il Tfr. Tra le prestazioni erogate come Tfr, vi sono quella relativa al trattamento di fine rapporto erogato dal Fondo di garanzia, e quella relativa alla quota parte di Tfr depositato presso la Tesoreria dello Stato che l’Istituto eroga ai lavoratori. Tale quota è ammontata nel 2011 a 1,9 miliardi con un notevole incremento rispetto al 2010 (+27%).