Sta per entrare nel vivo la stagione sciistica dell’Emilia Romagna, tra venti di ottimismo dovuti  alle previsioni di ripresa del settore del turismo di montagna e il  lavoro degli operatori attorno al progetto ‘Appennini senza confini’  finalizzato alle sinergie per la promozione della montagna  tosco-emiliana. Questo, infatti, il tema al centro dell’appuntamento  organizzato dai Collegi maestri di sci e le Associazioni di impianti a fune delle due regioni, con il patrocinio della Fisi, che si e’ tenuto ieri a Sestola, in provincia di Modena.

Dare continuita’ all’accordo di promozione congiunta della  montagna del 30 ottobre scorso e concretizzare sinergie e programmi  comuni tra Emilia Romagna e Toscana, e’ stata la mission della tavola  rotonda. L’idea e’, quindi, far fare un passo avanti al comparto per  arrivare ad avere un’offerta turistica di un unico comprensorio  sciabile, aumentare le 250 mila presenze medie annuali stimate e  incrementare ulteriormente l’affluenza di turisti stranieri a quota 8  mila unita’.

Dopo la firma del protocollo d’intesa all’Abetone, il 30 ottobre scorso, gli assessori delle due regioni si sono confrontati sui  diversi argomenti del progetto di collaborazioni riguardanti lo  sviluppo del territorio e il futuro della montagna.

Non solo. A seguito della partecipazione alla  fiera Skipass in Italia, alla fiera Skishow in Inghilterra e alle  azioni di distribuzione di materiale promozionale, partiranno, in  vista della prossima apertura della stagione invernale, una campagna  stampa coordinata e una campagna web di offerte allettanti per la  neve, rivolte ai mercati interni ed esteri.

In particolare, si prevedono interventi per l’attivazione di  sistemi integrati per la logistica e gli impianti di risalita tramite  l’attivazione di servizi comuni di fruizione. Il grande obiettivo,  insomma, e’ la creazione di uno skipass unico. Le azioni saranno,  inoltre, finalizzate al miglior risultato della stagione invernale e  alla ricerca di nuovi turisti e nuovi mercati.

“Abbiamo raggiunto un grande risultato – ha affermato  l’assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia Romagna  Maurizio Melucci – e dobbiamo eliminare tutti i particolarismi e  campanilismi per creare un sistema comune di salvaguardia del nostro  territorio”. “L’Appennino e la sua popolazione sono per noi una grande ricchezza non solo per il presente – ha aggiunto – ma anche per le  attivita’ produttive e turistiche future”.

Intanto i dati economici fanno ben sperare.
Archiviate le cifre nere della stagione 2011/12 che, secondo i dati  dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano ha chiuso con un -24,8% di presenze e un -28,1% fatturato, secondo le previsioni, il fatturato complessivo del prossimo inverno 2012/2013 per ‘sistema montagna  bianca Italia’ sara’ pari a circa 9,7 miliardi di euro, comprensivi  anche dei costi di viaggio per raggiungere le destinazioni in quota.

Si prevede dunque un incremento delle presenze di ospiti,  rispetto alla passata stagione, variabile tra il 3,5% ed il 4,8%, con  un conseguente incremento del fatturato di circa il 2%. Il settore e’  dunque deciso a recuperare il segno meno dell’anno nero per un  comparto ricettivo che conta 600 mila posti letto, 380 mila posti di  lavoro e un giro d’affari che coinvolge oltre 60 mila esercizi  pubblici solo tra bar e ristoranti. Obiettivo riscossa, insomma, per  un comparto regionale che rappresenta l’11,6% del turismo nazionale.

Dopo un quinquennio, per la prima volta, ci sara’ il ritorno  della settimana bianca. La previsione e’, infatti, di un’inversione di rotta: diminuiscono gli short break ed aumentano i soggiorni piu’  lunghi. La permanenza media si dovrebbe assestare, dunque, sui 5,2  giorni, anche grazie all’incremento di ospiti stranieri.