Creatività, sostenibilità e coinvolgimento sono gli obiettivi dei laboratori di riciclo creativo che hanno preso il via in questi giorni a Sassuolo. L’esperienza, voluta da Hera e condotta da Remake in collaborazione con la cooperativa La Lumaca, si rivolge anche quest’anno a un pubblico particolare: i piccoli ricoverati nel reparto di pediatria del Nuovo Ospedale di Sassuolo, coloro che frequentano il Centro per le Famiglie e gli ospiti dei Centri Diurni Riabilitativi per Disabili “Non ti scordar di me” (ex Casa Fantini) e “Fossetta”.

I laboratori avranno, quindi, una doppia valenza sociale: educare alla sostenibilità e fare sì che davvero tutti possano essere portatori di buone pratiche per l’ambiente. Gli appuntamenti previsti sono 45 e sono programmati in un arco di tempo che va da novembre a maggio. Gli operatori di Remake lasciano la sede del laboratorio, nella stazione ecologica Arcobaleno, per recarsi nelle diverse sedi, dove portano materiali di recupero e la propria esperienza per supportare la creatività di ogni soggetto coinvolto.

L’attività svolta in Pediatria consiste in interventi settimanali. In stretta collaborazione con tutto il personale presente in reparto e con i genitori, sono proposte ai piccoli pazienti attività di gioco, manipolazione e costruzione. I bimbi ricoverati possono così trascorrere il tempo divertendosi e sperimentando il valore del recupero.

A cadenza mensile è, invece, l’appuntamento con il Centro per le Famiglie, dove il progetto si rivolge prevalentemente ai bambini in età prescolare e di diversa provenienza culturale che lo frequentano. L’attività manipolativa aiuta anche i piccoli e i familiari che li accompagnano a superare le difficoltà di comunicazione create dalle differenze linguistiche.

L’esperienza rivolta ai disabili adulti dei Centri Riabilitativi “Non ti scordar di me” e “Fossetta” prevede due appuntamenti al mese. Agli ospiti gli operatori di Remake propongono un’attività finalizzata soprattutto alla costruzione di oggetti personali confezionati con materiali di recupero. Le attività svolte grazie a Hera da qui a maggio coinvolgeranno direttamente circa 500 persone, tra bambini e adulti insieme ai loro familiari e al personale di assistenza.