Non accenna a ridursi il ricorso all’utilizzo della Cassa Integrazione da parte delle aziende modenesi. Da gennaio a settembre di quest’anno, in base ai dati diffusi ieri dall’Inps, l’Ente ha autorizzato un totale di 12.700.757 ore tra cassa integrazione Ordinaria, Straordinaria e in Deroga. Nello stesso periodo dello scorso anno le ore autorizzate erano state 11.371.284: siamo quindi ad un +11,7%.
E’ evidente che a questo dato e a questa tendenza hanno contribuito parzialmente anche le causali legate al sisma dello scorso maggio, che ha imposto un fermo a moltissime aziende della nostra provincia.
Tuttavia confrontando l’andamento dello scorso anno con quello dei primi mesi del 2012, almeno fino a maggio, al netto quindi degli effetti del sisma, appare chiaro come la crisi economica non abbia allentato la sua morsa sul nostro territorio, analogamente a quanto a cade in tutto il Paese e come d’altro canto dimostrano le tante vertenze aperte aperte anche in questi giorni in provincia di Modena.
Tra i dati forniti dall’Inps è utile non sottovalutare poi quelli relativi alle domande di disoccupazione (Ordinaria e a Requisiti Ridotti) presentate all’Ente: il totale delle domande presentate da gennaio a settembre di quest’anno è pari a 21.263.
Lo scorso anno, nello stesso periodo, erano state 14.582: in questo caso l’aumento è del 45,8%.
In pratica, nel corso dei primi 9 mesi del 2012 i lavoratori modenesi che hanno perso il lavoro, o comunque ridotto di molto la loro attività lavorativa a causa delle sospensioni, sono stati quasi il doppio di quanti lo hanno perso nello stesso periodo dello scorso anno.
Anche in questo caso vi è una concomitanza di cause tra la crisi, ormai preoccupantemente consolidata e strutturata nel nostro tessuto socio-economico, aggravata poi dagli effetti del sisma.
“Va però colta immediatamente – afferma Claudio Riso responsabile mercato del lavoro segreteria Cgil Modena – la realtà che fotografano questi dati. Quella cioè di un territorio che vede, mese dopo mese, sgretolarsi uno dei pilastri fondanti del nostro tessuto sociale: la certezza del lavoro”.
“Non sarà una riforma del mercato del lavoro monca e profondamente sbagliata come quella del ministro Fornero, che solo pochi giorni fa è venuta a promuoverla anche nella nostra città, a far ripartire investimenti ed occupazione – prosegue il sindacalista – Occorre che il lavoro e l’occupazione tornino a riempire le agende della politica, quella locale e quella nazionale”.
Occorre poi che le istituzioni, le forze sociali ed economiche del territorio sappiano trovare progettualità vere, idee e risorse che, come già altre volte in passato, liberino investimenti, crescita e sviluppo”.
foto Claudio Riso, responsabile mercato del lavoro segreteria Cgil Modena