Il Consiglio comunale di Modena sosterrà le iniziative del comitato “Pro monumento delle vittime degli incidenti sul lavoro” e ha chiesto il contributo dell’Amministrazione nella raccolta di fondi necessari alla realizzazione del monumento ai “Caduti e invalidi sul lavoro”. Nella seduta di lunedì 24 settembre è infatti stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Sinistra per Modena e Pd a sostegno dell’iniziativa promossa dall’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e sostenuta dal comitato “Pro monumento delle vittime degli incidenti sul lavoro”.

Federico Ricci di Sinistra per Modena, presentando l’ordine del giorno ha illustrato come sia possibile sostenere l’iniziativa attraverso versamenti (sul conto corrente postale IBAN IT52 E076 0112 9000 0000 1959 063) e tramite una sottoscrizione a premi pro monumento, con scadenza ed estrazione il 14 ottobre 2012 (62esima Giornata nazionale per le vittime del lavoro), alla quale è possibile aderire acquistando biglietti al costo di 1 euro.

Sul tema, per il Pd, è intervenuta Ingrid Caporioni: “Ci sono leggi molto buone sulla sicurezza – ha affermato – ma occorre presidiare maggiormente i luoghi di lavoro: non si può e non si deve morire per lavorare, né rimanere mutilati o vivere in modo non dignitoso. Ritengo utile realizzare un monumento che ricorderà al nostro territorio, con vocazione così altamente produttiva, tutte le vittime del lavoro e a tutti gli enti preposti di tenere alta la guardia”. Secondo Michele Andreana “dedicare un monumento ai caduti sul lavoro, alle tante vittime anche non mortali che ci sono quotidianamente e pagano un così alto tributo allo sviluppo del Paese è il minimo che possiamo fare. Purtroppo, nonostante tutto quanto venga fatto per la prevenzione, i risultati sulla sicurezza sono scarsi – ha proseguito – devono continuare le azioni per rimuovere le cause di incidenti, che non sono solo la mancanza di rispetto delle norme, ma anche stili di vita sbagliati, lavoro nero o eccesso di competizione che spesso si basa sui costi”.

Federico Ricci ha precisato che “quando si parla di infortuni si pensa sicuramente anche agli imprenditori, perché il tipico morto sul lavoro in Italia è in edilizia, non è italiano d’origine ed è titolare di impresa individuale”. Il consigliere ha ricordato che l’Anmil organizzerà un banchetto sabato 29 settembre sotto i portici a fianco di piazza Pomposa per promuovere l’iniziativa e raccogliere adesioni.

Sergio Celloni di Mpa si è detto d’accordo alla realizzazione di un monumento “per tutte le persone vittime del lavoro” e ha espresso il desiderio che “nel monumento ci sia anche un imprenditore. Non solo dipendenti ma anche imprenditori muoiono sul lavoro”, ha detto. “Non c’è malafede da parte loro che per primi manifestano spirito di abnegazione e di sacrificio”.

Per Michele Barcaiolo del Pdl la mozione “può essere condivisa in maniera integrale: la sicurezza sul lavoro è una materia oggetto di riflessioni importanti soprattutto in questi tempi ed è a 360 gradi, a prescindere dal ruolo svolto”, ha detto. “Credo che i monumenti siano importanti in quanto proiezione di un’epoca per chi verrà dopo, ma è chiaro che non ci si può fermare a questo”. Sempre per il Pdl, Olga Vecchi ha definito il tema “estremamente importante. L’enorme sviluppo tecnologico che c’è stato ha portato vantaggi ma a volte ha reso il lavoro più pericoloso”. Secondo la consigliera “il problema della sicurezza sul lavoro è bivalente, cioè riguarda il dovere dell’imprenditore ma anche l’auto-dovere dei lavoratori: occorre controllare che ci sia prevenzione da parte di tutti”.