Dalla bassa reggiana alla Val d’Enza per razziare preziosi nelle abitazioni. Tuttavia benché sia riuscito in due colpi ad arraffare preziosi in oro, valori e contanti per oltre 10.000 euro il malvivente, grazie alle meticolose indagini dei Carabinieri di San Polo d’Enza, non è riuscito ad assicurarsi l’impunità. L’indagine investigativa dei Carabinieri, che parla di matrice sinti dietro questi furti – ottenuta grazie all’eccezionale connubio tra le tradizionali tecniche investigative e le indagini di laboratorio del RIS di Parma sceso in campo per aiutare i Carabinieri sanpolesi – potrebbe ben presto stringere il cerchio su questa banda di topi d’appartamento che depreda le case durante l’assenza dei proprietari.
Nelle more che le indagini facciano il loro corso i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno identificato un nomade 28enne abitante a Correggio con precedenti di polizia specifici, l’autore del raid di furti in abitazione perpetrati la mattinata del 17 luglio a San Polo d’Enza. Qui, quello che sino ad oggi era un ignoto ladro, dopo aver forzato la porta della cucina (rompendo lo scuro e la porta finestra ndr) era entrato all’interno della prima abitazione e dopo averla messa interamente a soqquadro, aveva asportato vari oggetti in oro e circa 600 euro in contanti. Gli stessi malviventi, dopo aver rotto un’altra porta d’ingresso, entravano in una seconda ed attigua abitazione asportando una telecamera samsung, una macchina fotografica digitale, un computer, alcuni orologi, preziosi in oro (tra cu la fede di matrimoni della vittima ndr) e contante per circa 1.500 euro. Due colpi che hanno causato un danno complessivo di ben oltre 10.000 euro alle due famiglie sanpolesi.
Nel corso del sopralluogo i Carabinieri di San Polo d’Enza non hanno trascurato niente ed in particolare hanno prelevato alcune impronte lasciate dal malvivente che oggi, grazie all’attività del RIS di Parma, hanno consentito di identificare l’autore di quel furto in un nomade 28enne noto in quanto pregiudicato, domiciliato nella bassa reggiana che è stato denunciato alla Procura reggiana in ordine al reato di furto aggravato.
Un primo tassello che potrebbe rivelarsi importante sul fronte delle indagini che da tempo i Carabinieri stanno conducendo sui furti negli appartamenti, che ovviamente sono commessi da bande diverse in una strategia che le vede specializzate per settori: dai nomadi che prediligono colpire quando in casa non c’è nessuno ai malviventi dell’est che agiscono la notte quando i proprietari dormono. Il lavoro investigativo sarà certamente difficile e lungo ma al riguardo i Carabinieri reggiani non demordono proseguendo nel massimo riserbo le indagini.