Coloro che hanno un collaboratore domestico extracomunitario irregolare potranno sanare la propria posizione e – nel contempo – far ottenere al lavoratore un permesso di soggiorno, utilizzando la “dichiarazione di emersione”. Tale opportunità, a quanto risulta, è contenuta nella disposizione transitoria inserita nel decreto legislativo sulle sanzioni per chi assume immigrati irregolari di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Lo segnala Assindatcolf-Associazione datori di lavoro domestico, componente Fidaldo ed aderente a Confedilizia.

Potranno utilizzare – evidenzia Assindatcolf – la procedura in questione (fatte salve modifiche apportate all’ultimo momento): i datori di lavoro (italiani o cittadini europei o anche stranieri purché in possesso del titolo di soggiorno CE di lungo periodo) che, alla data di en-trata in vigore del decreto anzidetto, occupano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi, e continuano ad occuparli, lavoratori stranieri presenti nel territorio nazionale in modo ininterrotto almeno dalla data del 31.12.’11.

La dichiarazione di sussistenza del rapporto di lavoro potrà essere presentata dal 15 settembre al 15 ottobre 2012 con le modalità che verranno stabilite con apposito decreto interministeriale, che stabilirà anche i limiti minimi di reddito del datore di lavoro nonché le procedure per i vari pagamenti. In ogni caso, la presenza del lavoratore irregolare sul territorio nazionale almeno dal 31.12.’11 dovrà essere attestata da documentazione proveniente da organismi pubblici (es. visto di ingresso).

La dichiarazione di emersione dovrà essere presentata previo pagamento di un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore. Dovranno, poi, essere regolarizzate le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale.

Assindatcolf precisa che – in deroga al divieto generale – “in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare” potranno essere sanati anche rapporti di lavoro a tempo parziale con un orario minimo di 20 ore settimanali ed una retribuzione mensile pari all’importo dell’assegno sociale (€ 429,00).

Le sedi locali dell’Assindatcolf sono a disposizione degli interessati per fornire ogni chiarimento, anche per quanto concerne esclusioni e limiti previsti dalla nuova normativa.

Gli indirizzi delle sedi di Assindatcolf sono reperibili sul sito www.assindatcolf.it oppure possono essere richiesti al numero verde 800.162.261.