Nell’ambito del programma di sviluppo e promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e, più in generale della filiera agroindustriale della provincia di Modena, avviato dalla Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Palatipico srl (società cui partecipano i consorzi di tutela dei suddetti prodotti) si è svolto questa mattina, presso l’azienda Gotto d’Oro di Marino (Rm), l’incontro tra l’ente camerale, il Palatipico di Modena e gli amministratori e gli operatori dei comuni dei castelli romani per concordare sinergie e valutare possibilità di collaborazioni.
In rappresentanza della Camera di Commercio di Modena erano presenti il presidente Maurizio Torreggiani, il Segretario Generale Stefano Bellei, mentre per il Palatipico srl sono intervenuti il presidente Pierluigi Sciolette e il direttore Ermi Bagni.
Ad accoglierli nel Salotto del vino, il piccolo centro congressi creato dal Gotto d’Oro, erano presenti Aurelio Lo Fazio, assessore provinciale all’Agricoltura, i sindaci di Marino, Nemi, Frascati, Rocca di Papa, Albano, Genzano, Castel Gandolfo, Montecompatri, Monte Porzio Catone, amministratori di Velletri e di Grottaferrata, i presidenti della Coldiretti, del distretto delle eccellenze, del consorzio Frascati doc, della Strada dei vini, di Colline romane, della Comunità montana e del Gotto d’Oro di Marino e diversi ristoratori.
Nel corso dell’incontro il Presidente Torreggiani ha attirato l’attenzione sul numero consistente di imprese modenesi attive nel settore agricoltura (9.133) e su quelle dell’industria agroalimentare di trasformazione (868) dedite prevalentemente alla lavorazione delle carni, alle conserve alimentari, ai settori vitivinicolo e caseario. Un comparto che sulla base dei risultati dell’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera svolta trimestralmente dalla Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con CNA e Confindustria provinciali, sta evidenziando un peggioramento del trend.
Nel primo trimestre 2012 è stato infatti registrato un calo tendenziale del -1,9% per la produzione e del -1% per il fatturato (rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente).
La quota di fatturato esportata in media dalle aziende suddette è piuttosto bassa: 12,3%. Il settore ha ancora ampi margini di miglioramento e potrebbe cogliere opportunità nei mercati esteri, vista anche la grande reputazione delle eccellenze agroalimentari della nostra provincia nel mondo.
Per quanto concerne appunto l’export, nell’anno 2011 le aziende agroalimentari della provincia di Modena hanno registrato un totale di 987 milioni di euro di merce venduta con un aumento del +11,1% rispetto al 2010. Nel primo trimestre del 2012 si sono esportati prodotti per 236 milioni di euro ed è continuata questa tendenza positiva, con un incremento del +10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Non è potuto mancare il riferimento al sisma e ai gravissimi danni causati, in particolare ai magazzini di Parmigiano-Reggiano e alle acetaie, dove stagionano due dei prodotti di punta della nostra tradizione alimentare, conosciuti in tutto il mondo per la loro elevata qualità.
Nel corso dell’iniziativa, ed era questo l’obiettivo dell’incontro, è emersa la possibilità di instaurare rapporti di collaborazione finalizzati alla creazione di una rete con vantaggi riferibili a tutta la filiera agroindustriale dei diversi territori coinvolti.
“Mi piace immaginare – ha affermato Maurizio Torreggiani – i ristoratori come coloro in grado di intercettare i gusti e le preferenze in campo alimentare della gente e i sindaci come i soggetti istituzionalmente preposti all’attuazione di politiche di sviluppo in tale ambito, tenendo anche conto delle eventuali indicazioni o comunque informazioni raccolte dai primi. Dal rapporto sinergico possono dunque evidentemente derivare benefici al settore nel suo complesso. In questo senso valuto favorevolmente l’idea dell’incontro odierno con l’auspicio che in fase attuativa si riesca davvero a fare sistema”.