(Adnkronos/Ign) – Inizia con una missione lunga sei mesi il volo nello spazio di Samantha Cristoforetti, la prima astronauta donna italiana che andrà in orbita per la fine di novembre del 2014. Con questa eccezionale missione, Cristoforetti, due lauree ed un curriculum da fare onore al tricolore e al suo grado di Capitano dell’Aeronautica militare, sarà il settimo astronauta del nostro Paese ad abitare la Stazione Spaziale Internazionale. Il volo di Cristoforetti è stato annunciato oggi ufficialmente nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, a Roma. Con grande soddisfazione del presidente dell’Asi Enrico Saggese.

“La conferma della data di lancio per Samantha Cristoforetti è la testimonianza di una avventura di grande successo nella quale il nostro Paese è riuscito a fare sistema ed a porsi all’attenzione internazionale”, ha detto Saggese sottolineando di essere “orgoglioso” che in questo momento nel Corpo degli astronauti dell’Esa “sono presenti quattro italiani” e “fiero” che anche la prima donna italiana “possa volare nello spazio”. Per il presidente dell’Asi, inoltre, “la missione di Cristoforetti, che seguirà quella di Luca Parmitano nel 2013, sarà il coronamento di una straordinaria stagione di voli umani spaziali, un grande traguardo tecnologico che ci permetterà di sfruttare a pieno quel grande laboratorio orbitante che è la Stazione Spaziale Internazionale”.

Samantha Cristoforetti raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale a bordo del razzo russo Soyuz, Expedition 42/43, e l’opportunità della sua missione è stata resa possibile grazie all’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la Nasa per consentire agli astronauti italiani di volare addestrandosi nel corpo astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). “E’ una grande soddisfazione -ha sottolineato Thomas Reiter, direttore Esa dei Voli Abitati e delle Operazioni- vedere assegnato ad una nuova missione nello Spazio il terzo astronauta europeo della classe di reclutamento del 2009”. Per la sua prima missione nello spazio Samantha Cristoforetti avrà il ruolo di ingegnere di bordo della Soyuz e realizzerà numerosi esperimenti di carattere scientifico, medico e farmaceutico. L’annuncio del lancio del Capitano Cristoforetti coincide con i 20 anni dal volo di Franco Malerba, il primo astronauta italiano a raggiungere lo spazio con la missione Sts-46 Atlantis. Con Malerba il nostro Paese ha infatti aperto l’era del tricolore nei voli abitati e, dopo di lui, nel 1996, è stata la volta di Maurizio Cheli e Umberto Guidoni, rispettivamente mission specialist e payload specialist della missione Sts-75 Columbia. Nel 2001, a bordo della Sts-100 dell’Endeavour, sempre Umberto Guidoni è stato anche il primo astronauta italiano dell’Esa ad abitare la Stazione Spaziale Internazionale.

E ancora. Il Colonnello Roberto Vittori, con all’attivo 35g 12h 26m di permanenza nello spazio, è stato il primo astronauta europeo a conseguire la qualifica di comandante della Soyuz, raggiungendo per ben tre volte l’Iss: nel 2002 con la Soyuz TM-34, nel 2005 con la Soyuz TMA-6, e nel 2011 con la missione Sts-134 Endeavour. Il record di permanenza sulla Stazione spetta, però, all’ingegnere Paolo Nespoli, due volte nello spazio con l’Sts-120 Discovery nel 2007 e la missione di lunga durata Soyuz TMA-20 nel 2010. Missione, quest’ultima, analoga a quella che verrà effettuata nel 2013 dal Capitano Luca Parmitano, al suo primo viaggio nello spazio verso il laboratorio spaziale. Poi, nel 2014, sarà la volta del Capitano Samantha Cristoforetti.