(Adnkronos Salute) – Amare sorprese per tanti papà: in Italia almeno 1 bambino su 10 è figlio illegittimo. Una percentuale che negli ultimi anni si stima sia addirittura raddoppiata. A scattare la fotografia sul fenomeno dei bimbi figli di un uomo diverso dal presunto padre è Alvaro Mesoraca, genetista e biologo molecolare del Gruppo Artemisia di Roma, uno dei maggiori centri italiani che effettuano questo tipo di test genetici. “Ne facciamo almeno 50 al mese. D’altronde – spiega all’Adnkronos Salute Mesoraca – aumentano i divorzi, aumenta l’infedeltà, crescono i sospetti e sempre più coppie richiedono questo tipo di esame. Naturalmente sono soprattutto i mariti e i fidanzati, di ogni età, a spingere verso questa soluzione”.
A decidere di fare questa scelta, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere anche Mario Balotelli, dopo che la show girl Raffaella Fico ha annunciato di aspettare un figlio da lui. L’attaccante della Nazionale, secondo alcuni fonti, starebbe infatti pensando al test del Dna per accertare la paternità del bambino. ‘SuperMario’ non sarebbe comunque un caso isolato. Sono infatti sempre di più gli italiani che decidono di effettuare il test di paternità. “Il facile accesso e i costi contenuti di questo tipo di esame – spiega Mesoraca – favorisce l’aumento delle richieste. I prezzi del test possono variare da 400 a 1500 euro, 13 anni fa ci volevano 4 milioni di lire”.
Anche la modalità di esecuzione, ormai è molto più veloce. “Prima – afferma l’esperto – bisognava prelevare campioni di sangue di madre, padre e figlio, ora bastano tracce di saliva prelevate con un campioncino”. Si passa quindi all’esame vero e proprio. “Attraverso l’analisi biologica molecolare – spiega Mesoraca – viene estratto il Dna delle cellule salivari e successivamente, grazie a una tecnica chiamata PCR il Dna viene amplificato un milione di volte e quindi messo poi a confronto con il Dna del padre. Un software analizzi quindi i dati e i risultati si possono avere in 5-10 giorni”. Dietro la scelta di ricorrere al test di paternità – senza che sia un giudice a ordinarli – c’è sempre un sospetto di fondo. Un dubbio che a volte può covare a lungo. “Un paio di anni fa – racconta Mesoraca – un marito ha voluto che venissero fatti i test a tutti e tre i figli, ormai adolescenti, avuti dalla moglie. Ebbene, nessuno dei tre è risultato essere suo figlio. Erano tutti di un altro uomo”.