Dalle rilevazioni dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia oggi martedì 19 giugno è stato il giorno più caldo del 2012.

“Nulla di strano – precisa il metereologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – poiché proprio domani mercoledì 20 alle 23:09 <ora universale> (e quindi per l’ora legale estiva saranno le 01:09 di giovedì 21 giugno) si verificherà il solstizio d’estate, e di conseguenza avremo il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno. Insomma, siamo al culmine dell’estate ed è normale che le temperature salgano. Peraltro, statisticamente, il culmine del caldo dovrebbe avvenire tra fine luglio e inizio agosto a causa dell’inerzia termica del Pianeta Terra”.

Quello che, invece, non va sono le temperature, anche se non da record assoluto. Ma, dopo i 34.1°C dell’Osservatorio storico posto sul torrione orientale di Palazzo ducale a Modena e i 35°C del Campus di Ingegneria “Enzo Ferrari” di via Vignolese, nella periferia della città, registrati lunedì 18 giugno, i valori di oggi martedì 19 giugno sono ulteriormente aumentati fino a toccare tra le 16.30 e le 17.00 35.0°C nella centrale Piazza Roma, riferimento storico per le misure, e a 35.7°C al Campus universitario.

Nelle zone afflitte dal sisma dell’Area Nord della provincia di Modena i valori hanno sfiorato in qualche caso i 38°C. “Un caldo comunque torrido – precisa Luca Lombroso – fortunatamente accompagnato da valori medio-bassi di umidità, ma il mix che si è creato è sufficiente per portare l’indice di disagio “indice di Thom” al valore di 28, che corrisponde una situazione in cui “La maggioranza della popolazione prova disagio e un significativo deterioramento delle condizioni psicofisiche”.

Previsione. Questa situazione pare destinata a perdurare per gran parte di questa settimana. Il culmine del caldo – secondo gli esperti – con la consueta “fiammata finale” sarà giovedì 21 giugno, con ritocchi di 1-2°C superiori ai valori attuali. Poi nel fine settimana avremo una contenuta diminuzione termica, con venti relativamente più freschi, o meglio meno caldi. Le temperature, tuttavia, si manterranno su valori di sui 30-32°C, con un week end meno rovente, ma ancora estivo sulle nostre zone.

“La causa meteorologica del caldo – spiega Luca Lombroso – è l’anticiclone subtropicale “Stefan”, questo il nome ufficiale assegnato dai colleghi del Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Berlino, riferimento per le denominazione di cicloni/anticicloni in tutta Europea. Pur, tuttavia, non si può fare a meno di pensare che una concausa risieda nei cambiamenti climatici, cambiamenti climatici che rendono queste situazioni come l’anticiclone africano più frequenti e più intense. Le temperature odierne infatti, pur non da record, fino al 2000, in giugno, venivano raggiunte mediamente una volta ogni 10 anni, mentre in questo primo scorcio di XXI secolo sono ormai ricorrenti ad ogni stagione”.