Gli ingenti danni edilizi causati dai terremoti del 20 e 29 maggio scorsi ai Comuni della bassa modenese hanno interessato, oltre a numerose strutture pubbliche, stabilimenti industriali e abitazioni private, anche larga parte del patrimonio artistico. A tale proposito, premendo sulla necessità di un intervento celere per il sostenimento delle sovraintendenze delle aree coinvolte e l’autorizzazione del pagamento degli straordinari effettuati, si è espressa Manuela Ghizzoni, parlamentare Pd e presidente della Commissione Cultura alla Camera:
«A fronte del patrimonio diffuso, storico e artistico, presente nelle regioni colpite dal sisma è necessario predisporre interventi urgenti, non solo per mettere in sicurezza gli edifici storici e il patrimonio culturale mobile, ma anche per accelerare la verifica della staticità di quei beni artistici che rappresentano l’identità delle comunità colpite. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura alla Camera, in merito alla necessaria verifica dei danni subiti da migliaia di edifici di rilevanza artistica dopo il sisma del 20 e del 29 maggio – Il decreto varato dal Governo, seppur contenente primi segnali adeguati a rispondere alle esigenze della popolazione, non prevede interventi specifici per la tutela del patrimonio artistico e per il suo ripristino. Occorre, invece, autorizzare i professionisti delle sovrintendenze allo svolgimento di missioni con mezzi propri, affinché possano confluire a supporto delle direzioni regionali cui compete il coordinamento degli interventi nelle aree colpite dal sisma. Inoltre – sottolinea la Presidente della commissione Cultura – è urgente sostenere le sovrintendenze delle aree coinvolte con un potenziamento dell’organico, anche attraverso nuove assunzioni di professionisti, quali architetti, storici dell’arte e funzionari amministrativi, e autorizzare il pagamento degli straordinari effettuati. Solo così si avranno le forze – spiega Ghizzoni – di verificare la staticità dei monumenti presenti sul territorio e attuare con celerità le modalità di intervento. Ora non servono le polemiche, ma un piano per consentire un aiuto concreto a sostegno del lavoro finora svolto per le verifiche dei danni e a trovare indicazioni a risolvere le urgenze. Per questo – ha concluso la Presidente della Commissione Cultura – mi impegno affinché sia introdotto, in sede di conversione del decreto, una norma di sostegno e potenziamento alle sovrintendenze locali, per affrontare una situazione senza precedenti».