Il Consiglio provinciale, riunito nella giornata di ieri, ha approvato con la sola astensione del gruppo di Rifondazione Comunista (che si è detta in disaccordo con l’impianto del documento) un ordine del giorno sulla situazione che si è venuta a creare a seguito delle scosse di terremoto del 20 e del 29 maggio.

Il documento, sottoscritto da tutti i capigruppo (ad eccezione di Rifondazione), è stato presentato a seguito della comunicazione fatta dalla presidente Masini al Consiglio sulle conseguenze del terremoto nel reggiano.

Con il documento approvato, il Consiglio provinciale invita tutti i consiglieri a devolvere al fondo di solidarietà attivato dalla Provincia un importo pari al gettone di presenza della seduta del Consiglio e a mettersi a disposizione per iniziative di volontariato coordinate dal CUP. Viene anche richiesta l’attivazione della Commissione bilancio per esaminare una variazione di Bilancio ove stanziare ulteriori fondi per aiutare le persone e le imprese dei comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012.

Il Consiglio chiede poi alla Giunta a diffondere le informazioni di pubblica utilità alle popolazioni colpite in accordo con i comuni sulla raccolta fondi attraverso tutti i mezzi di informazione a disposizione (comunicati stampa, sito internet, Informagiovani, biblioteche, rivista, etc.); invita i cittadini e le forze economiche reggiane di sostenere il fondo di solidarietà e a collaborare nelle iniziative che verranno indicate dal Centro Unico di Protezione Civile, ricordando che è attivo presso la Provincia un conto corrente di solidarietà per raccogliere fondi presso la filiale Unicredit di Via Emilia S. Stefano, 18/C; Intestazione: codice Iban IT 12/02008 12800 000100658213 a “La Provincia di Reggio Emilia per le emergenze e la solidarietà” causale “Terremoto maggio 2012”.

Il testo dell’ordine del giorno

Domenica 20 maggio e martedi 29 maggio forti scosse di terremoto hanno colpito drammaticamente l’Emilia e in particolare le province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia causando 25 morti e oltre 400 feriti.

Oltre 8.000 gli sfollati costretti a lasciare le loro case. di cui circa 1.000 di Reggio Emilia.

Centinaia le imprese costrette a cessare l’attività che vedono coinvolti oltre 6.000 lavoratori.

Anche in Provincia di Reggio Emilia è pesantissimo il bilancio dei danni alle abitazioni, alle scuole (1.600 sono all’incirca i bambini e i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di Reggiolo, Luzzara, Rolo, Guastalla, Fabbrico, Correggio e Reggio Emilia che hanno le scuole inagibili almeno fino alla fine di questo anno scolastico).

Ingenti i danni agli edifici pubblici, alle imprese e al patrimonio storico-culturale nell’area nord della provincia di Reggio Emilia, in particolare nei comuni sopracitati.

A livello locale la macchina dei soccorsi si è mobilitata immediatamente ad opera della Prefettura e della Provincia, con il proprio servizio di Protezione civile, e dei Comuni, in raccordo con Regione Emilia Romagna e Protezione Civile nazionale per far fronte alla grave emergenza. Insieme ai Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine, al personale sanitario, sono stati impegnati nei soccorsi centinaia di cittadini volontari e anche di associazioni provenienti da molte parti d’Italia.

Il Consiglio provinciale esprime

il più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime e l’augurio di pronta guarigione per i feriti, la solidarietà e la vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma, il ringraziamento a tutti coloro che in questi terribili momenti stanno prestando la loro attività di soccorso;

ritiene

prioritario siano messe in campo tutte le iniziative per affrontare oggi la fase di emergenza con l’obiettivo di dare, nei tempi più celeri, una soluzione abitativa stabile agli sfollati, di fare ripartire le imprese colpite dal terremoto, di fare riprendere le attività degli uffici pubblici, in particolare delle scuole e contemporaneamente di impostare la fase di ricostruzione e ripresa che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi e anni;

Chiede al Governo e alla Regione Emilia Romagna

– che in tale provvedimento siano riconosciute le funzioni e le competenze che le Province stanno svolgendo sia per ciò che riguarda la programmazione che il coordinamento e la gestione, di concerto con gli altri enti competenti. Chiede inoltre che siano contemplate le deroghe al patto di stabilità anche per le opere danneggiate e di proprietà provinciale e che sia favorito il trasferimento alla nostra regione di fondi europei non utilizzati in altre parti d’Italia;

– siano messe in campo tutte le iniziative a sostegno del tessuto economico per quanto riguarda le imprese dell’industria, dell’artigianato, del commercio, dell’agricoltura, che hanno subito danni e di destinare risorse per sostenere e rilanciare gli importanti distretti economici che questi territori rappresentano, in modo tale da far ripartire al più presto la produzione per i mercati nazionale e internazionale;

esprime

– apprezzamento per l’attività finora svolta dal Presidente, dalla Giunta e dalla struttura tecnica che lavora incessantemente nella sede del centro unificato di Protezione Civile in via della Croce Rossa, invitandoli a proseguire nell’impegno dimostrato già in queste ore nel compiere ogni sforzo per affrontare l’emergenza e la ricostruzione, finalizzando ogni sforzo al ripristino delle strutture degli Istituti superiori e la destinazione delle risorse, in accordo con la Regione, in particolare per quanto riguarda i settori agricoltura, attività produttive, lavoro e formazione professionale e recupero del patrimonio artistico storico anche ricercando finanziamenti da fondi europei;

– a continuare a svolgere un ruolo di coordinamento, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, i Comuni e i soggetti istituzionali, economici, sociali e dell’associazionismo al fine di dare operatività alle iniziative per affrontare la fase dell’emergenza e della ricostruzione;

– richiedere all’ABI che tutte le operazioni bancarie a sostegno del fondo di solidarietà siano esenti da commissioni e/o spese a carico degli ordinanti;

invita

– i Consiglieri a devolvere al fondo di solidarietà attivato dalla Provincia un importo pari al gettone di presenza di una seduta del Consiglio e a mettersi a disposizione per iniziative di volontariato coordinate dal CUP;

– ad attivare la Commissione bilancio per esaminare una variazione di Bilancio ove stanziare ulteriori fondi per aiutare le persone e le imprese dei comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012;

– la Giunta a diffondere le informazioni di pubblica utilità alle popolazioni colpite in accordo con i comuni sulla raccolta fondi attraverso tutti i mezzi di informazione a disposizione (comunicati stampa, sito internet, Informagiovani, biblioteche, rivista, etc.);

– i cittadini e le forze economiche reggiane a sostenere il fondo di solidarietà.e a collaborare nelle iniziative che verranno indicate dal Centro Unico di Protezione Civile.

Ricorda

che è attivo presso la Provincia un conto corrente di solidarietà per raccogliere fondi presso la filiale Unicredit di Via Emilia S. Stefano, 18/C; Intestazione: codice Iban IT 12/02008 12800 000100658213 a “La Provincia di Reggio Emilia per le emergenze e la solidarietà” causale “Terremoto maggio 2012”.

Il Consiglio provinciale

chiede a Presidente e Giunta di relazionare periodicamente in Consiglio e in Commissione consiliare sulle attività svolte anche di concerto con le altre Istituzioni.

Il presente Ordine del giorno viene trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente della Regione Emilia-Romagna, ai Sindaci, ai Parlamentari nazionali ed europei e ai Consiglieri regionali della provincia di Reggio Emilia.

Paolo Croci (PD) – Giuseppe Pagliani (PDL) – Mario Poli (UDC) – Emanuele Magnani (IDV) – Stefano Tombari (Lega Nord) – Tommaso Lombardini (FLI)