Solidarietà alle vittime, apprezzamento e ringraziamento per l’opera della Protezione civile e dei volontari, soddisfazione per i primi provvedimenti assunti dal Governo e per l’azione portata avanti dalla Giunta regionale. In Assemblea legislativa si parla del terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna domenica scorsa, in particolar modo le province di Modena, Ferrara, Bologna (ma danni ci sono stati anche nel reggiano).

Apre l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo (“è stata accertata l’agibilità degli edifici nel 98% dei casi nelle verifiche sinora fatte”), mentre a chiudere il dibattito e a fare il punto della situazione nella sua informativa all’Aula è il presidente della Regione, Vasco Errani (“Subito provvedimenti per cittadini e imprese, stanziamenti straordinari e verifiche già in atto in edifici e scuole: siamo profondamente colpiti ma non in ginocchio”).

Un confronto nel quale da ogni gruppo è venuto innanzitutto un riconoscimento per come la macchina regionale si è messa in moto e per come è stata gestita l’immediata emergenza. Ma dai gruppi consiliari sono venute anche richieste precise, a partire dalla sospensione del pagamento delle imposte, Imu su tutte, nelle aree colpite, fino al ‘no’ alla costruzione del deposito gas di Rivara, nel modenese.

Gazzolo: “Verifiche su 2.159 immobili, agibilità nel 98% dei casi”

“Fornire assistenza alla popolazione colpita duramente dal sisma e non lasciare nessuno solo sono state le priorità che ci hanno guidato nell’affrontare l’emergenza. Un’azione perseguita in modo efficace fin dalle prime ore successive al terremoto grazie ai sindaci, ai volontari e al coordinamento della Protezione civile territoriale, regionale e nazionale”. E’ quanto ha sottolineato l’assessore Gazzolo nella sua comunicazione in Aula. “Altro obiettivo preminente – ha proseguito – è quello delle verifiche sull’agibilità degli edifici: 35 squadre dei Vigili del Fuoco hanno già compiuto verifiche su 2.159 immobili, certificando l’agibilità nel 98% dei casi. Le strutture che versano in condizione di maggiore criticità sono sottoposte ad un ulteriore sopralluogo da parte di squadre specialistiche. Riteniamo necessario – ha concluso – che l’attenzione della Regione non venga mai a calare e che ci sia un filo di continuità dall’emergenza fino alla ricostruzione. Su questo ci stiamo impegnando e stiamo impegnando il Governo”.

Il dibattito: sospensione pagamento imposte; no a deposito gas di Rivara (Mo)

Durante il dibattito seguito all’intervento di Gazzolo, Fabio Filippi (Pdl) ha chiarito come sia necessario acquisire il fatto che le province colpite non sono solo quelle di Ferrara, Modena e Bologna, ma anche quella di Reggio Emilia. Il consigliere ha esposto un dettagliato elenco dei luoghi e delle situazioni critiche, innanzitutto nella zona di Reggiolo. Ha chiesto, perciò, che al più presto venga riconosciuto lo stato di emergenza anche quele zone.

Andrea Leoni (Pdl) si è detto orgoglioso di essere modenese ed emiliano, perché non c’è stata strumentalizzazione del dolore e della tragedia, nonostante lutti e danni assai rilevanti. La macchina dei soccorsi ha funzionato al meglio; ora sono necessari strumenti efficaci per una pronta ripartenza, per una ricostruzione che consenta a cittadini e imprese di rialzarsi in piedi. Sospensione delle tasse (a partire dall’Imu) e deroga al patto di stabilità ne sono elementi indispensabili.

Da Marco Barbieri (Pd) è venuta la sottolineatura della grande dignità nelle risposte a questo dramma per capacità di fare, di attivare energie, di organizzarle. E non ci sono stati danni più gravi per la storica capacità di questa Regione nel dotarsi di regole serie, innanzitutto in campo antisismico.

La ricostruzione deve farla lo Stato, e senza accise sulla benzina, ha detto Roberto Montanari (Pd). Anche il presidente del Consiglio, Monti, pare essere rimasto meravigliato per l’immediatezza della risposta delle istituzioni e delle comunità: la risposta all’emergenza è stata impeccabile, deve ora seguire una gestione della ricostruzione altrettanto chiara ed efficiente. Ed è necessario lanciare un altro segnale: questo territorio non è in ginocchio, è in grado di ripartire subito assicurando la migliore accoglienza ai turisti.

Oltre a concordare sulle proposte avanzate (dalla sospensione dell’Imu allo sblocco del patto di stabilità), Silvia Noè (Udc) ha chiesto esplicitamente alla Giunta di trovare risorse significative da dedicare alla ricostruzione, in fase di assestamento di bilancio. La ricostruzione sarà complessa e la situazione è molto grave, sia sul piano delle famiglie che delle attività produttive. Serve, inoltre, un gioco di squadra fra parlamentari, Giunta e Assemblea al fine di modificare, in sede di conversione, il Decreto sulla Protezione civile.

La capacità di reagire delle persone colpite da questa calamità – ha detto Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) – è un fatto altamente positivo. Apprezzabile il lavoro svolto dalla Regione, dalla protezione civile e dal volontariato non solo per l’intervento immediato, ma anche per il supporto psicologico alle popolazioni colpite. Negativo, invece, è constatare la morte di quattro operai in tre stabilimenti. Occorre – ha sottolineato Naldi – accertare tutte le eventuali responsabilità in merito alle costruzioni e ai controlli sulla sicurezza.

Apprezzamento anche da Palma Costi (Pd) per la capacita di intervento della Regione. Positiva, in particolare, la messa in campo di una rete di solidarietà e di comando. Adesso – ha rilevato la consigliera – occorre dare funzionalità a tutto il territorio, verificando l’agibilità delle case e delle imprese, continuando a mantenere un rapporto stretto con gli Enti locali. Costi ha poi detto ‘no’ al deposito di gas a Rivara.

Anche Liana Barbati (Idv) si è espressa contro la costruzione di questo deposito nel modenese. Dopo aver ringraziato la Regione per la risposta positiva ed efficace sul piano dell’emergenza, l’esponente Idv ha chiesto un gesto di solidarietà da parte di tutti i partiti a livello nazionale e un sostegno forte dall’Europa e dal Governo.

Per Monica Donini (Fds), la solidarietà e la vicinanza ai cittadini da parte della Regione, degli Enti locali e delle associazioni, che si è registrata in questa tragedia, è stata importante e deve, quindi, continuare. La consigliera, dopo aver auspicato tra le priorità la prevenzione del rischio sismico, si è espressa anch’essa contro la costruzione del deposito di gas a Rivara.

Positivo anche per Mauro Manfredini (Lega nord) l’impegno e il lavoro che la Regione ha messo in campo per affrontare questa calamità. Perplessità sono state manifestate dal consigliere sulla presenza maggioritaria dei cittadini stranieri nei luoghi di accoglienza. E anche Manfredini si è espresso contro la realizzazione del deposito di gas a Rivara.

Un evento straordinario per il territorio ferrarese, considerato a basso rischio sismico, che ha colpito le due principali vocazioni di quella terra: l’agricoltura e la cultura. Lo ha sottoloineato Mauro Malaguti (Pdl), evidenziando che lo Stato si deve fare carico dei danni, in particolare di quelli pesantissimi, subiti dal settore agricolo. Anche quando i riflettori saranno spenti la Regione – unitamente al Governo nazionale, su cui si devono fare pressioni – mantenga la propria attenzione su questa terra i cui problemi già gravi, come la disoccupazione, sono stati acuiti dal sisma.

Orgoglio per la compostezza mostrata dalle popolazioni colpite e per l’impegno delle Istituzioni è stato espresso da Giovanni Favia (Mov5stelle), che ha comunque invitato a non cadere nell’autocompiacimento, poiché una risposta pronta di fronte all’emergenza dovrebbe essere la normalità. Ora ci aspettano le riflessioni: sul tema dell’antisismica, su cui si deve fare di più; sul fatto che gli enti locali devono essere liberati dal patto di stabilità; sul fronte dell’Imu, la cui riscossione deve essere sospesa fino a quando non saranno pronti gli elenchi degli esentati; infine attivando controlli ulteriori, che tengano conto delle infiltrazioni della criminalità organizzata, sull’opera di ricostruzione che farà convergere risorse cospicue sul territorio.

Errani: “Profondamente colpiti, ma non siamo in ginocchio. Questa un’emergenza nazionale”

“Subito provvedimenti per cittadini e imprese, stanziamenti straordinari e verifiche già in atto in edifici e scuole: siamo profondamente colpiti ma non in ginocchio. Anzi, la macchina dell’emergenza ha funzionato da subito con efficienza e la popolazione sta reagendo con grandissima dignità, manifestando la voglia di riprendere subito le proprie attività, la vita di tutti i giorni”. Così il presidente della Regione, Vasco Errani, nell’intervento con cui ha chiuso il dibattito sull’emergenza terremoto.

“Questa è un’emergenza nazionale – ha riaffermato Errani –. E’ giusto e corretto che insieme alla nostra regione l’intero Paese si faccia carico della solidarietà, anche in un momento di difficoltà della nostra finanza pubblica”.

E dunque, “adesso siamo molto impegnati sulle verifiche relative ai danni, in primo luogo alle scuole, alle abitazioni e alle imprese di ogni settore, ai beni culturali e religiosi per i quali è essenziale il ruolo della sovrintendenza che, il ministro mi ha assicurato, sarà rafforzata”.

“Ma occorre un provvedimento di sospensione in tempi rapidi relativamente a tutti i pagamenti per le case e le imprese lesionate. Poi, ho avanzato delle proposte per l’economia. La Regione, facendo uno sforzo straordinario anche in relazione all’assestamento di bilancio, impiegherà proprie risorse e chiediamo che il Governo faccia altrettanto, mentre proviamo a costituire un fondo per cui è stata trovata una risposta positiva dal sistema bancario, perchè si possano fare investimenti che consentano alle imprese di ripartire subito con la produzione. Riattivare subito e ricostruire: garantire ammortizzatori ordinari e in deroga per assicurare che nessuno viva un’emergenza nell’emergenza. Venerdì pomeriggio – ha concluso il presidente della Regione – avremo un tavolo con le forze imprenditoriali e sociali e proveremo a costruire un provvedimento straordinario che vada in questa direzione”.