Nel giorno in cui ricorre il ventennale della strage di Capaci, in cui perse la vita Giovanni Falcone assieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, Cgil Cisl e Uil di Reggio Emilia incontrano nel pomeriggio di mercoledì 23 maggio il Prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro.
“Pochi giorni fa nel nostro territorio si è dibattuto sul tema della legalità, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni, delle forze sociali, imprenditoriali, di cittadini e studenti. L’episodio di Brindisi, nella sua crudeltà e viltà, ha riproposto in drammatico il rischio di un ritorno allo stragismo, al di là della matrice di fondo”, spiegano i sindacati reggiani.
“Di fronte a questa situazione di rinnovato rischio per la pace sociale, diventa prioritario e imprescindibile costruire la cultura della legalità attraverso l’assunzione di responsabilità e collettive, consapevoli che l’illegalità si espande laddove non c’è buona occupazione e giustizia sociale”.
Con la consegna di una lettera, Cgil Cisl e Uil chiedono al Prefetto di rafforzare il proprio impegno istituzionale nella lotta alle infiltrazioni mafiose e ad altre forme di illegalità.
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Il testo della lettera consegnata al Prefetto
Eccellenza,
l’episodio d’ inaudita violenza avvenuto sabato scorso a Brindisi, ha riempito tutti noi di sdegno e di rabbia, oltre che di dolore.
Ogni fatto di violenza è esecrabile, ma lo è ancor di più se colpisce giovani vite.
Non è ancora chiaro il movente che ha spinto una o più mani a costruire un ordigno destinato ad uccidere studentesse e studenti davanti ad una scuola.
Si è parlato di azione mafiosa, dell’atto di uno squilibrato. Ora pare prendere piede l’ipotesi di un atto terroristico.
Sta di fatto che è stato colpito ciò che in un Paese dovrebbe starci più a cuore: i nostri giovani, la scuola, un luogo in cui attraverso l’istruzione e l’educazione si formano i futuri protagonisti della vita civile e democratica. La ragazza uccisa, le altre ferite, assieme ai loro compagni di scuola, erano e sono un bell’esempio di questo futuro: ce lo dice il premio ottenuto dal loro istituto scolastico per l’impegno nella battaglia contro la mafia, con la voglia di costruire un futuro migliore, libero, democratico.
Da sabato 19, giorno dell’attentato, Cgil Cisl e Uil hanno promosso varie iniziative, per ribadire come “la coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini”, per la legalità e la difesa della democrazia, contro ogni manifestazione di violenza terrorista.
Oggi, 23 Maggio, è il ventesimo anniversario della strage di Capaci, in cui perse la vita Giovanni Falcone assieme alla moglie Francesca Morvillo ed agli uomini della scorta, vite spese per salvaguardare la nostra democrazia, la legalità, lo Stato.
Lei rappresenta a Reggio Emilia quello Stato, per il quale altri, tra cui Placido Rizzotto, per il quale giovedì 24 saranno celebrati i funerali di Stato dopo 64 anni dalla sua morte, hanno perso la vita. E’ lo Stato nel quale e per il quale si impegnano quotidianamente i lavoratori ed i pensionati che noi rappresentiamo.
E’ lo Stato che la Costituzione fonda sul lavoro. Uno Stato che oggi fatica a ritrovare la via di uscita da una terribile crisi economica e valoriale, e che ancor di più fatica a costruire un modello alternativo, basato su una giustizia sociale ed economica forte, senza il quale più alto è il rischio che si faccia strada l’illegalità e la violenza.
Abbiamo necessità di ritrovare lo spirito che permise ai padri Costituenti di uscire dal tunnel del dopoguerra attraverso l’assunzione di responsabilità e il superamento di particolarismi, nell’ottica della costruzione del bene comune.
Sono i temi che saranno al centro della manifestazione unitaria che Cgil Cisl e Uil faranno a Roma il giorno 2 giugno, giorno in cui si festeggia la nascita della Repubblica.
Alla nostra azione quotidiana per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, che stanno pagando duramente questa crisi, vogliamo aggiungere atti concreti per difendere la legalità: l’adesione all’ “Alleanza reggiana per una società senza mafie” non rimarrà una mera sottoscrizione. Già da ora ci stiamo impegnando a diffondere fra le lavoratrici e i lavoratori una maggiore cultura della legalità anche attraverso le semplici azioni quotidiane.
La esortiamo a continuare nel Suo impegno per rendere la nostra città libera da infiltrazioni mafiose e da altre forma di illegalità e le assicuriamo la nostra collaborazione a sostegno di ogni iniziativa che possa contribuire a debellare questo grave problema.
Guido Mora, segretario provinciale Cgil, Margherita Salvioli Mariani, segretaria provinciale Cisl, Luigi Angeletti, segretario provinciale Uil