Il caregiver familiare è la persona che si fa carico della cura di un membro della propria famiglia o di un amico che non è in grado di prendersi cura di sé per motivi cognitivi o per limitazioni fisiche. Un ruolo ricoperto, in Italia, secondo le stime dell’ISTAT, da oltre 9 milioni di persone, di cui il 90% donne.
Caregiver che, per scelta o per necessità, svolgono attività di cura per oltre 20 milioni di ore al giorno.
Una mole impressionante di lavoro di supporto materiale, psicologico, relazionale… non riconosciuto, non valorizzato, non supportato se non attraverso iniziative sporadiche di pochi comuni virtuosi.
Un ruolo, quello del caregiver, che impatta con l’esigenza di riforme profonde in termini di politiche del lavoro, di conciliazione, di formazione, di un welfare per la domiciliarità organicamente strutturato per affrontare il long term care di anziani sempre più anziani e sempre più affetti da pluripatologie a forte carico assistenziale e sanitario.
Un welfare centrato sul rispetto di diritti e di qualità di vita della persona anziana in quanto soggetto più fragile nell’ambito della relazione di cura, ma anche capace di tenere conto delle problematiche del familiare caregiver e di chi, in primo luogo lo supporta, cioè l’assistente familiare.
Dare corpo ad una nuova domiciliarità in cui i servizi professionali, adeguatamente preparati ed “organizzati”, possano agire in un contesto di continuità e qualità di cura richiede, oltre ad assistenti familiari formati e regolarmente contrattualizzati, familiari consapevoli delle problematiche connesse al caregiving.
Ed oltre a ciò, da perseguire con specifiche azioni di natura informativa e formativa, occorre che il caregiver familiare sia supportato da una comunità che valorizzi il ruolo sociale del dare cura e metta in campo politiche ed interventi mirati.
In questa ottica le cooperative SOFIA ed Anziani e non solo ( la prima operante nei servizi socio-sanitari alla persona anziana non autosufficiente, la seconda operante sul terreno della progettazione per l’innovazione sociale), facendo tesoro delle esperienze di sostegno al caregiver familiare realizzate negli USA, in Australia, in Canada, in Inghilterra, in Irlanda e più recentemente in Francia, hanno promosso in Italia la giornata dedicata al caregiver familiare.
In tale azione SOFIA ed Anziani e non solo hanno trovato importante sostegno negli amministratori e nei dirigenti dell’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine (Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi, Soliera in provincia di Modena) e dell’AUSL del Distretto di Carpi che hanno patrocinato l’iniziativa.
La prima edizione dell’evento, tenutasi a Carpi il 21 Maggio 2011, ha sviluppato un ampia azione di sensibilizzazione sulle problematicità del ruolo del caregiver e sull’importanza del suo riconoscimento sociale
Sulla base degli elementi emersi dall’iniziativa dello scorso anno, importanti interventi sono stati messi in campo nei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine (con il supporto tecnico di Sofia ed Anziani e non solo) in termini di attivazione di percorsi di sensibilizzazione e formazione dei familiari che assistono anziani non autosufficienti, di formazione delle assistenti familiari, attivazione di uno sportello di incontro domanda/offerta di lavoro di cura, raccordo con i medici di medicina generale .
Tutte queste azioni sono state effettuate nell’ambito di una scelta politica di fondo: la centralità del caregiver familiare nella riforma del welfare .
In tale ottica, ed in coerenza con le iniziative messe in campo nell’unione delle Terre d’Argine, il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna ha recentemente approvato una risoluzione rivolta alla Giunta :
• per la definizione ed il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare e di una giornata regionale (caregiver day) ;
• per dare visibilità al ruolo del caregiver familiare;
• per favorire una maggiore consapevolezza pubblica sulle tematiche del caregiving familiare, per sostenere le persone con responsabilità di cura a identificare se stessi fin dalle fasi iniziali, riconoscendo il valore del loro contributo e coinvolgendoli nella progettazione di servizi di cura locali e nella pianificazione di pacchetti di cura individuali;
• per fornire il supporto formativo al caregiver familiare anche nelle peculiarità di datore di lavoro di assistenza familiare;
• per aiutare i caregiver a mantenersi sani mentalmente e fisicamente, a mantenere una vita sociale e a conciliare l’impegno di cura con quello lavorativo.
La risoluzione invita anche la Giunta ad agire verso il Governo nazionale per :
• il riconoscimento del sostegno al caregiver familiare quale livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e sanitarie (LEA) per le patologie croniche, garantite dallo Stato,
• la definizione di una giornata nazionale dedicata al caregiver familiare,
• la rilevazione di dati statistici sui caregiver familiari attraverso il questionario del censimento della popolazione;
• l’attivazione di politiche di ulteriore deducibilità fiscale e di credito d’imposta dei costi sostenuti dal caregiver familiare per la cura del familiare assistito.
Con la soddisfazione di risultati conseguiti con la prima edizione della giornata del caregiver familiare, è stato approntato il programma della seconda edizione dell’iniziativa.
L’appuntamento di quest’anno si snoda su due giornate.
La sera di venerdì 25 maggio verrà analizzato, con l’ausilio dello spettacolo teatrale “La Badante “ del Teatro Stabile di Brescia ed il supporto di esperti quali Patrizia Taccani (psicologa), Ebe Quintavalla (sociologa),Giuliana Tassoni (Medico di Medicina Generale) e Eros Forghieri (Direttore Cure primarie del Distretto di Carpi-AUSL di Modena) il tema della complessa relazione tra il familiare, l’assistito e la cosiddetta “badante” cioè la persona che, in convivenza o ad ore, supporta quotidianamente il caregiver nella cura della persona cara.
Sabato 26 maggio, al mattino, verrà effettuato un bilancio degli interventi messi in campo in questi 12 mesi e verranno portati all’attenzione di tecnici ed amministratori i bisogni espressi da oltre 100 familiari che si prendono cura, allo scopo di favorire la messa a punto di interventi e politiche per un sistema integrato di servizi a sostegno della cura familiare.
All’evento, di carattere convegnistico, interverranno amministratori locali (Stefania Zanni e Alberto Bellelli, rispettivamente Assessori alle Politiche sociali e Sanità dell’Unione Terre d’Argine e del Comune di Carpi). Sabrina Tellini, responsabile Area Non Autosufficienza, Simonetta Puglioli del Servizio dell’integrazione Socio-Sanitaria e delle Politiche per la non autosufficienza della Regione Emilia Romagna, Natale Forlani Direttore generale Immigrazione e politiche per l’integrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali
Nel pomeriggio avrà luogo un incontro di approfondimento sugli strumenti giuridici a favore dei caregiver familiari, un workshop sui temi della conciliazione (progetto DA.LI.A) ed una serata danzante dedicata alle persone che si prendono cura.
A sostegno delle finalità della giornata del caregiver familiare, nei Comuni dell’Unione Terre d’Argine vi saranno desk informativi promossi dalle istituzioni locali e dalle associazioni di volontariato . In particolare, a Carpi saranno attivi in Piazza Garibaldi, sabato 26 maggio dalle 9 alle 13.
Anche i Centri sociali ANCESCAO aderiscono all’iniziativa promuovendo serate dedicate ai familiari che si prendono cura.